Stile

Cusumano, una Sicilia da ostriche

O ggi parliamo non di solo vino, ma di un abbinamento di elezione: quello con l'ostrica. Il pretesto ci è offerto dall'iniziativa di «I love Ostrica» (www.iloveostrica.it), da dieci anni shop online specializzato nella vendita di ostriche e di altri prodotti ittici di alta qualità, nato dalla passione dell'imprenditore Luca Nicoli per il più nobile dei frutti di mare, che egli vuole non solo vendere e consegnare a domicilio, ma del quale vuole promuovere la cultura. Al punto da essersi inventato anche la «Oyster Academy», un piccolo master lungo una serata durante la quale scoprire metodi di allevamento, qualità, diversità, abbinamenti e curiosità.

«I love ostrica» seleziona e consegna a domicilio le migliori ostriche del mondo, in confezioni e assortimenti di vario genere, oltre a crudité, plateau, caviale e a crostacei rari e pregiati. Tra le varie proposte c'è «Incontri sapidi», che sposa un assortimento di 30 ostriche (dieci Prestige d'Irlande, dieci Prestige des Mers e dieci Fine de Claire) a tre vini della cantina siciliana Cusumano, di cui spesso abbiamo parlato su queste colonne ma che in questo caso scopriamo in una veste diversa.

I vini «da ostrica» sono il 700slm, un brut metodo classico frutto di una cuvée di uve Pinot Nero e Chardonnay coltivate nella tenuta Ficuzza, a 700 m sul livello del mare (da qui il nome); lo Shamaris, un Grillo al cento per cento che esibisce al naso aromi di zenzero e limone e in bocca un corpo pieno e una vena acida e minerale; e il sensuale Moscato dello Zucco, da un'uva unica e straordinaria recuperata di recente e vinificata con tecniche che riportano filologicamente all'enologia dell'Ottocento, quando Henry d'Orleans, duca d'Aumale, discendente diretto del re di Francia Luigi Filippo, acquistò un latifondo di circa 6mila ettari nel feudo dello Zucco, a Terrasini, nel territorio di Partinico.

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