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Il Daghestan nel terrore: duplice attacco kamikaze E Putin accusa i ceceni

Due violente esplosioni hanno colpito la città di Kizlyar nel Daghestan. Gli attacchi kamikaze hanno colpito la polizia con due autobomba: sette agenti uccisi. Mosca rafforza la sicurezza. Putin: "Stessa regia di Mosca"

Il Daghestan nel terrore: 
duplice attacco kamikaze 
E Putin accusa i ceceni

Mosca - Torna la paura in Russia. Due violente esplosioni hanno colpito la città di Kizlyar del Daghestan, nel Caucaso settentrionale. Gli attacchi sono stati portati a termine da autobomba suicida che hanno colpito le pattuglie della polizia. Il bilancio è di almeno undici vittime. Sono invece rimaste ferite anche 23 persone, tra cui 18 agenti. Il premier russo, Vladimir Putin, non ha escluso che ci sia un’unica cabina di regia dietro gli attentati degli ultimi due giorni.

Daghestan sotto attacco Tra le vittime figura il capo della polizia locale, il colonnello Vitali Vedernikov. Le esplosioni sono avvenute a 300 metri di distanza dall'edificio della polizia locale e dell'Fsb. La prima esplosione è avvenuta durante il passaggio di un'auto della polizia causando la morte dei due agenti a bordo. Circa 15 minuti dopo, quando sono arrivati gli investigatori e una folla di curiosi, un kamikaze vestito da poliziotto si è fatto esplodere in mezzo alla gente, provocando altre sette morti, tra cui cinque esponenti delle forze dell'ordine, un investigatore locale e un passante. Kizlyar, al confine con la Cecenia, è nota come città del cognac e salì all'onore delle cronache nel gennaio del 1996 per un sanguinoso raid compiuto da Salman Raduiev, uno dei capi degli indipendentisti ceceni, L'incursione, la seconda fuori dei confini ceceni, dopo quella condotta da Shamil Basaiev a Budionnovsk, nella Russia meridionale - si concluse con un confuso attacco delle truppe russe che costò la vita a numerosi abitanti di Piervomaiskoie senza impedire al grosso dei guerriglieri di sfuggire all'accerchiamento insieme con numerosi ostaggi, poi liberati.

Mosca rafforza la sicurezza Il ministro degli interni russo Rashid Nurgaliev ha ordinato di aumentare la sicurezza degli edifici importanti e dei posti pubblici in Daghestan, dopo le due esplosioni che hanno causato la morte di otto esponenti delle forze dell'ordine e di un passante. Secondo l'agenzia Interfax, il ministro ha aggiunto che la risposta della Russia al duplice attentato di lunedì alla metro di Mosca (39 vittime e una settantina di feriti) sarà "dura e di principio". Il Daghestan è la repubblica russa del Caucaso del nord più turbolenta insieme all'Inguscezia.

Gli attentati contro le forze dell'ordine sono molto frequenti.

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