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"Dagli Usa a Vicenza Riabituarsi è difficile Quante volte ho detto: ora mollo"

"Dagli Usa a Vicenza Riabituarsi è difficile Quante volte ho detto: ora mollo"

Otto anni all'estero, viaggiando fra Gran Bretagna e Stati Uniti. Ma sempre con un sogno chiuso in valigia: tornare per costruire un futuro in Italia. Così Stefano Bettanin è diventato uno dei cervelli in fuga rientrati per investire nel nostro Paese.

Veneto di Sandrigo (Vicenza), classe 1980, oggi è un imprenditore di successo grazie alla creazione di Rentopoli, una startup che gestisce gli affitti turistici brevi in tutta Italia e oltreconfine. La sua è una storia che accomuna molti giovani italiani. Ma con un lieto fine, perché oggi Bettanin può dire di aver vinto la sua scommessa. «Ho sempre sognato di viaggiare, la realtà di provincia mi stava stretta, nonostante ami profondamente la mia terra racconta -. Per questo dopo la laurea in Legge ho deciso di fare un salto di qualità. Sognavo di diventare uno dei migliori nel mio campo: le transazioni e gli arbitrati internazionali».

Così, a 25 anni, Stefano ha fatto i bagagli ed è volato prima a Londra e poi negli Usa. «Sono entrato nel master Making and saving deals in the global business environment, a Washington. Un sogno che finalmente diventava realtà». Da allora sono passati otto anni, vissuti lontano da casa. Fino alla decisione di tornare indietro. «Mi sentivo un vigliacco e così sono rientrato. Provavo rabbia e senso di impotenza nel vedere il mio Paese da oltreoceano galleggiare». La sua non è stata una scelta semplice. E non tutti l'hanno capita, almeno all'inizio.

«Potevo restare in America e praticamente tutti mi dicevano che sarei stato un pazzo a rientrare lasciando opportunità professionali che nel frattempo ero riuscito a concretizzare e che qui non avrei mai trovato. Ma io credo davvero che essere felici non sia soltanto una questione di business che funziona, c'è molto altro», spiega. Per esempio poter realizzare un progetto in proprio, nonostante tantissime difficoltà. «Non sognavo un'impresa prettamente personale, ma un'idea corale che avesse possibilmente ricadute su altre persone, un impatto sociale positivo prosegue -. Così è nata la mia startup sul turismo 4.0 che è diventata un modello di business che ha conquistato anche americani e arabi».

Una scelta vincente, che però ha trovato molti ostacoli davanti a sé. «Nel nostro Paese il problema principale è rappresentato dalla burocrazia continua -. Così come le inefficienze di parecchie amministrazioni sia locali sia a volte nazionali. A questo si aggiunga anche una tassazione soffocante. Quindi è stato decisamente difficile, e ci sono stati tanti momenti in cui abbiamo pensato di mollare tutto». Ma Bettanin non si è scoraggiato, né si è mai pentito di essere tornato: «Non ho mai pensato che sarebbe stato meglio rimanere all'estero.

Adesso le cose vanno bene e Rentopolis è una realtà che cresce di anno in anno in maniera esponenziale». Per questo il suo consiglio agli altri giovani è di avere coraggio: «Tornate e dateci dentro. Studiate e formatevi.

Confrontatevi con le Istituzioni per cambiare le cose che non vanno bene, portate il vostro contributo positivo».

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