Roma

Dai sindacati diffida a Montino

Per gettare acqua sul fuoco delle polemiche relative a nomine, contratti e assunzioni dopo le elezioni regionali, l’ormai ex vicepresidente della giunta Esterino Montino ha assicurato che tutti le decisioni in «zona Cesarini» sono state prese «nel pieno rispetto della legge». Ma più che sul mancato rispetto delle norme, le critiche rivolte al centrosinistra riguardavano - e riguardano - l’opportunità di prendere impegni che graveranno sulle spalle della nuova amministrazione. Qualche serio dubbio sulla giunta uscente è più che naturale se si tiene presente che addirittura i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno diffidato Montino dal procedere sul terreno dell’affidamenti di consulenze e incarichi. Cgil, Cisl e Uil - che non sono certo pregiudizialmente nemici del centrosinistra - hanno chiesto perfino l’intervento della Corte dei conti. «Dagli atti pubblicati - si legge nella lettera della Triplice datata 13 aprile - risulta che assessori e direttori stanno tentando di nominare come consulenti personaggi esterni o anche vecchi dipendenti andati in pensione per raggiunti limiti di età. Ciò costituirebbe un comportamento di una gravità inaudita, che impegnerebbe la Regione in spese inutili da parte di una giunta ormai priva di reali poteri esecutivi. Si invita la competente procura regionale della Corte dei conti a vigilare, impedendo un inutile sperpero di denaro pubblico».
Che «l’eredità della giunta Marrazzo-Montino» sia «pesantissima, a partire da una spesa sanitaria fuori controllo, per arrivare all’immobilità politica che ha impedito alla giunta uscente di varare alcuna riforma strutturale» se ne è accorta anche Renata Polverini che lo conferma con una lettera pubblicata sul blog del suo sito intitolata «La verità sulle condizioni della regione Lazio». La neo-presidente della Regione, dopo le dichiarazioni del vicepresidente uscente della giunta, aveva invitato Esterino Montino a non «dispensare consigli». «Le parole con le quali Esterino Montino - scrive la Polverini - ha elogiato il lavoro della giunta regionale uscente destano molta sorpresa. Risulta infatti incomprensibile come un governo regionale che è stato sonoramente bocciato dagli elettori possa avere il coraggio di attribuirsi giudizi “vicini all’ottimo”. È il segno ulteriore di una politica vecchia e autoreferenziale, che offende l’intelligenza dei cittadini e ne ignora il giudizio legittimamente espresso con il voto. La verità è purtroppo ben diversa».
Oggi, peraltro dopo una lunga attesa, dovrebbe esserci la proclamazione ufficiale da parte della Corte d’appello. La presidente, secondo quanto previsto dallo Statuto regionale, avrà dieci giorni di tempo per nominare i componenti della giunta. Intanto i fan di Renata continuano a inviarle tramite Facebook centinaia di «post» con gli auguri per aver conquistato la poltrona di governatore del Lazio, ma c’è anche chi non rinuncia a dare suggerimenti e consigli al neo-presidente. «La prego caldamente di visitare l’ospedale Pertini» scrive uno dei 5000 «amici» di Polverini sulla bacheca, ricordando anche come la struttura sia stata «teatro di una triste e drammatica pagina di cronaca, il caso Cucchi». Proprio l’ospedale Pertini è una delle strutture che Polverini non ha visitato in campagna elettorale. Sempre per restare sul tema sanità, un altro commento «postato» nella bacheca del profilo di Polverini invita il presidente a intervenire per assicurare «gli assegni di cura nel Lazio per gli anziani ed i malati di tutte le patologie». Dai suggerimenti alla malasanità, c’è chi ha utilizzato Facebook anche per raccontare al neo-governatore delle esperienze vissute in prima persona negli ospedali del territorio e chi spera che la «meritocrazia» sia il criterio che Polverini utilizzerà per la composizione della sua squadra di governo, sempre con «un’attenzione ai territori che ti hanno sostenuto» si legge.

Ma c’è anche chi invita il governatore a non abbandonare il social network: «Continua a tenerci informati» si legge.

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