Cronaca locale

Dall'autopsia risposte sul morto di Trezzano

Il cadavere di Riccardo Rossi è stato sottoposto ieri all'esame autoptico. Tuttavia non si chiarirà velocemente il mistero che circonda l'ex tassista 56enne trovato morto sulle rive del Naviglio Grande nel comune di Trezzano all'alba di mercoledì. I carabinieri della compagnia di Corsico, che da subito hanno escluso una morte violenta, in questi giorni hanno interrogato più e più volte la moglie dell'uomo che potrebbe aver scaricato il corpo del marito, completamente vestito, in quel luogo aiutandosi con un borsone ritrovato poco lontano dal cadavere e una macchina. La donna, una 52enne che si arrangia con qualche lavoretto ed è madre di un bambino di 12 anni, ha rilasciato un fiume di dichiarazioni ai militari, tra lacrime e «non ricordo» e «non mi so spiegare». I carabinieri però ancora non se la sentono di escludere la possibilità di un omicidio per avvelenamento , così il cadavere verrà sottoposto anche ai più lunghi e complessi esami tossicologici. «Pensare a un occultamento di cadavere dopo una morte naturale ci sembra davvero un'ipotesi molto bizzarra» spiega un investigatore che ammette comunque che tutto è possibile.

Contrariamente a quanto scritto in precedenza, il morto, che aveva ceduto la sua licenza di tassista qualche anno fa e ora non lavorava, non è mai stato violento con la consorte.

Soffriva comunque di una patologia psicologica per la quale era tuttora in cura.

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