Dallo scrigno blu l'orologio per lei

È noto il blu di Tiffany & Co. È il colore che connota la Blue Box della Casa, simbolo internazionale di qualità e stile. Fu Charles Lewis Tiffany stesso a stabilire che le scatole tanto ambite, fossero riservate soltanto a coloro che avessero effettuato un acquisto da Tiffany. Riporta il New York Sun, nel 1906: «Tiffany ha in negozio una cosa che non si può comperare per nessuna cifra. Si può solo ricevere in regalo: una delle sue scatole». Quell'inconfondibile cromia ricorda quella dell'uovo di pettirosso e non manca occasione per cui la Maison non vi faccia ricorso per sottolineare la sua straordinaria identità, dal libro nel quale raggruppa le sue più significative e rare creazioni di alta gioielleria, a pietre colorate, quadranti o cinturini. In tal senso, è contestualizzata anche l'ultima creazione orologiera femminile della Casa, la cui ispirazione proviene direttamente dalla collezione di gioielleria Tiffany T, oltre 120 referenze, tra anelli, orecchini, collier, choker, bracciali in argento, oro giallo/rosa/bianco, con definizioni in lacca o ceramica nera (anche bianca) e, evidentemente, abbondante impiego di diamanti, «giocate» sulla lettera «T». Sottolinea Nicola Andreatta, Vice Presidente e Responsabile della Divisione Orologeria della Maison: «Non siamo dei gioiellieri che producono orologi ma, semplicemente, realizziamo degli orologi». Ecco, quindi, che il nuovo segnatempo Tiffany T abbina savoir-faire specifico e creatività pura, partendo da una cassa di forma rettangolare da 33 x 16 mm (come quella della linea East West, riflette la linearità dell'architettura e dell'urbanistica di New York), sul cui quadrante spicca, al 12, un diamante taglio baguette; il quadrante è protetto da un coperchio incernierato verticalmente in alto e caratterizzato da una «T» lucida in rilievo. Al quarzo e disponibile in oro giallo con cinturino in pelle nero (9.550 euro) o in argento con cinturino nero o color Tiffany Blue® (3.300 euro, in foto), il Tiffany «T» abbraccia il polso, poiché l'anima dei cinturini è in metallo incurvato, con una placca ripiegata e bombata a chiudere l'estremità opposta alla cassa.

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