Danza, Carolin Carlson apre una scuola a Chiasso

La celebre ballerina americana darà il via ai primi corsi il prossimo autunno. In programma master per compagnie di ballo

Elisabetta Pisa

Muoverà i primi passi il prossimo autunno il «CCCCC», sigla che sta per Centro Coreografico Carolin Carlson Chiasso. Una scuola di danza diretta dalla celebre ballerina americana, che formerà giovani promesse da avviare alla carriera artistica in Italia e in Svizzera.
Un progetto che potrebbe partire fra un anno anche se con una formula ridotta. «Inizieremo con master, corsi di perfezionamento di qualità per compagnie di ballo straniere», dice Claudio Moro, sindaco di Chiasso. Un’attività da realizzare inizialmente solo alcuni mesi all’anno che richiederà uno sforzo finanziario contenuto: 2-300mila franchi, contro il milione e mezzo di franchi necessario per far partire a pieno regime la scuola.
I promotori del progetto stanno cercando i finanziamenti: Pro Helvetia, la Fondazione svizzera per la cultura, ha mostrato interesse per la scuola, ma non è pronta ad assicurare le risorse necessarie prima che venga chiarita la nuova cornice normativa in cui sarà inquadrata la politica culturale elvetica. Ma una cosa è sicura: Chiasso non vuole lasciarsi sfuggire questa occasione.
Carolin Carlson è un grande nome, noto a livello internazionale. La coreografa lavora in Francia all’Atelier de Paris che ha fondato nel 1994, e nel 1999 ha assunto la direzione della sezione danza della Biennale di Venezia. Un’artista che col suo progetto potrà ridare slancio a una città in cerca di un’identità. Chiasso negli ultimi anni ha puntato molto sulla cultura, con manifestazioni di cinema, musica e teatro apprezzate anche in Italia, in particolare nel Comasco. «Iniziative uniche a livello svizzero, come ha riconosciuto anche l’Ufficio federale di cultura», sottolinea il sindaco.
Una città lusingata dall’interesse mostrato dalla ballerina, entusiasta degli spazi dove sorgerà la nuova scuola, quelli un tempo della Calida, la fabbrica di biancheria intima chiusa da qualche anno. Una struttura di 1.700 metri quadrati, dagli ampi spazi, luminosissima, con soffitti molto alti, l’ideale per «forgiare» i professionisti del ballo. Per questo Carolin Carlson ha deciso di optare per la cittadina di confine. «Aveva cercato anche nella Svizzera tedesca - dice orgoglioso il sindaco - ma non ha mai trovato un posto adatto. Chiasso è stata scelta anche per la sua vicinanza all’Italia e all’aeroporto di Malpensa».
In realtà tutto è nato circa tre anni fa. La ballerina aveva messo in scena uno spettacolo al Cinema Teatro. Era rimasta un paio di giorni in città. Il tempo necessario per intessere una trama di relazioni che hanno messo in moto il meccanismo per far partire la scuola di formazione superiore specializzata in danza contemporanea.
Sono previsti tre anni di studio per una cinquantina di allievi all’anno, maggiorenni, che dovranno superare una selezione. Tecnica della danza contemporanea, danza classica, improvvisazione, composizione coreografica, metodo Alexander e Feldenkrais, Pilates, cultura coreografica, tecnica del palcoscenico, anatomia, musica: queste le materie di studio. Al terzo anno gli studenti saranno inseriti nella compagnia di ricerca coreografica del Centro, in modo che mettano già un piede nel mondo del lavoro. Potranno diventare ballerini o coreografi in quello che sarà un centro di ricerca e di studio della danza contemporanea.
Non solo. La scuola sarà anche un punto di riferimento per la produzione di progetti di compagnie svizzere e italiane, che potranno lavorare a tutte le fasi della preparazione degli spettacoli: dal momento dell’ideazione alla messa in scena, con la possibilità di installare scenografie e progettare le luci. Lo spazio, difatti, non manca. Ci saranno tre studi, camerini, uffici, servizi, luoghi di relax, un teatro-studio, un centro multimediale e di documentazione e anche una piccola unità di alloggi per studenti e insegnanti in visita.
«Un grande progetto, irrealizzabile, però, senza sponsor», dice Moro. La città punta molto su Pro Helvetia. Effettivamente uno dei suoi obiettivi prioritari è proprio la danza: la Fondazione sta riflettendo su quali progetti appoggiare. Le premesse ci sono tutte perché la scelta cada su Chiasso.
e.

pisa@tiscali.it

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