De Bethune, automatico a prova di choc

Titanio, platino e oro per il bel DB 20 Ora c’è il Manometro che misura i tempi

Giorgio Scaglia
È durata due anni la gestazione del nuovo calibro automatico che equipaggia il modello DB 20 Gmt della De Bethune, piccola e prestigiosa manifattura tecnologicamente all’avanguardia, ma in grado anche di realizzare orologi ultracomplicati di stampo tradizionale. Con 55 rubini e una massa rotante in platino e titanio, il movimento si avvale di un ponte del bilanciere, anch’esso in titanio e platino, dotato di triplo ammortizzatore per resistere a qualsiasi tipo di choc; inoltre la riserva di marcia è probabilmente la maggiore oggi esistente in un movimento automatico: oltre 5 giorni d’autonomia.
Altrettanto avanzata è la veste dell’orologio. Una cassa in oro bianco trattato al palladio (l’anno prossimo arriverà anche quella in titanio e acciaio), di ben 45 mm di diametro e a tenuta stagna fino a 50 metri, con anse molto larghe fissate alla carrure da viti a brugola. Sulla lunetta, dodici sferette in titanio azzurrato a rappresentare gli indici orari, mentre il quadrante è in acciaio sabbiato e annerito. La parte centrale, una larga banda in acciaio lucido, reca il perno delle lancette, dal design esclusivo De Bethune e, in basso, la finestrella, dove appare l’ora riferita al secondo fuso, sormontata da una finestrella più piccola il cui colore indica se si tratta di un’ora del giorno o della notte. In alto, invece, troviamo un altro tipo di finestrella: una specie di griglia in cui, mediante un ingranaggio differenziale, viene visualizzata la riserva di marcia disponibile. Con moltissimi particolari, quali le lancette, lavorati a mano, il DB 20 Gmt si segnala anche per la facilità d’uso avendo tutte le funzioni di regolazione comandate dalla corona. Realizzato in poche unità l’anno, ha un prezzo adeguato alla rarità e ai notevoli contenuti tecnici: 24.100 euro.
Un’altra novità viene proposta da Giuliano Mazzuoli, che presenta la nuova versione del Manometro, l’originale orologio lanciato due anni orsono e che ha conquistato mezzo mondo grazie al suo design. Il modello ora disponibile è il cronografo, che mantiene invariate le caratteristiche della cassa cilindrica e dell’attacco del cinturino (squadra che vince non si cambia) ma offre in più la misurazione dei tempi. In acciaio e con un diametro di 45,5 mm, il Manometro Crono può avere il quadrante nero o avorio e presenta, a sinistra, i piccoli pulsanti antiscivolo e a calotta, mentre la corona di regolazione è a destra e in posizione decentrata, al pari dei sommatori cronografici. Impermeabile fino a 50 metri, impiega un ottimo calibro automatico Dubois-Dèpraz con 45 rubini e 42 ore di riserva di carica. Con il vetro zaffiro e il cinturino in rettile realizzato artigianalmente, viene costruito (fatta eccezione per il movimento) in Italia e consegnato in uno speciale scrigno-cofanetto, anch’esso di fattura artigianale. Il prezzo per questo modello, realmente «fuori dal coro», è di 4.

600 euro.

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