Roma

De Fiore: «Frettolosa la scelta di trasferire in massa gli impiegati del Riesame»

Il presidente del Tribunale prende le distanze dalla decisione della dirigente che, dopo i numerosi disservizi nelle cancellerie che hanno rischiato di provocare scarcerazioni, ha praticamente azzerato l'ufficio sotto accusa assegnando ad altre mansioni i dipendenti

È stato lui a segnalare alla Procura che stava accadendo qualcosa di strano nella cancelleria del Tribunale del riesame e delle misure di prevenzione. Ma con il provvedimento che nei giorni scorsi ha azzerato il personale dell'ufficio sotto accusa il presidente del Tribunale Paolo De Fiore non c'entra. Anzi, in un incontro avvenuto ieri con le rappresentanze sindacali e i dipendenti trasferiti, ha preso le distanze da quella decisione. «Un provvedimento adottato con tutte le buone intenzioni - ha detto De Fiore - ma non sorretto da un'adeguata valutazione e ponderazione, una decisione affrettata, frettolosa». Dopo il ripetersi di disservizi nelle notifiche delle udienze che in più di un'occasione hanno rischiato di provocare scarcerazioni, il dirigente addetto al personale Marisa Lia ha deciso da un giorno all'altro di spostare 23 impiegati in altri uffici e sostituirli con altrettanti colleghi, molti dei quali provenienti dal civile, che con le materie delicate trattate dal Riesame e dall'ufficio misure di prevenzione non hanno alcuna dimestichezza. E questo non ha fatto altro che complicare una situazione già delicata, creando ulteriori disagi agli utenti e malumori tra gli avvocati. Il procuratore capo Giovanni Ferrara, intanto, ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di abuso d'ufficio per accertare se certi «errori» siano stati effettivamente causa di dimenticanze dovute all'enorme carico di lavoro dell'ufficio oppure dolose. Gli impiegati trasferiti hanno chiesto che il provvedimento venga revocato: per quanto gravi, i disservizi che ultimamente hanno coinvolto le sezioni del Riesame e delle misure di prevenzione, non possono giustificare una misura così drastica come il trasferimento in massa di tutto il personale. Il presidente del Tribunale «si è riservato di valutare la situazione».

La questione è complessa, anche perché lo stesso ministero della Giustizia avrebbe avviato un accertamento sul caso.

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