Cultura e Spettacoli

Debutta a Roma «Luna», storia di un'albanese illusa dalle luci del Bel Paese

Il monologo della giovane attrice Barbara Bovoli, diretta da Fausto Costantini, parla di condizione femminile, immigrazione e viaggi della speranza in Italia.

La condizione femminile, l'immigrazione, la differenza tra progresso e sviluppo. Parla di questo e di molto altro ancora l'attrice barbara Bovoli, nel monologo dello spettacolo «Luna», che debutta stasera al Teatro Arcobaleno di Roma.
La giovane interprete, diretta da Fausto Costantini, si mette alla prova nel difficile ruolo di Luna ( Batuna all'anagrafe), una ragazza albanese che parte verso un'Italia conosciuta attraverso l'unico canale televisivo visibile da casa sua.
La voce di questa donna che osserva dalla luna e racconta il BelPaese, dove è arrivata fortunosamente, su una carretta del mare. Attratta dai bagliori di paillettes e luccichii e dalla possibilità di una vita diversa, ha iniziato il viaggio verso un luogo di riscatto, accompagnata dalle note più famose di Mina che rievocano allegria e spensieratezza.
La protagonista insegue il sogno della realizzazione personale attraverso l'integrazione, ma si ritrova vittima di abusi e violenze. La sua finisce con l'essere una vita spogliata dall'amore e consegnata alla brutalità di chi sfrutta le donne.
Quella di Luna è una vita come quella di molte donne fuggite dalla loro casa, dai luoghi di appartenenza e dagli affetti.
Sullo sfondo scorrono le immagini in bianco e nero, memoria dell'altra esistenza, quella che Luna vuole lasciarsi alle spalle.
Con un mosto di ironia e gioco, commozione, erotismo e comicità, la Bovoli rappresenta l'affannosa ricerca di una prospettiva alternativa.
Lo spettacolo, con la regia di Fausto Costantini, si svolge in un atto unico e si sviluppa sul doppio binario del tempo passato e presente, della dimensione onirica e reale, della leggerezza e della drammaticità.
La luna è anche il punto di vista di chi, venuto da lontano, si misura con un universo sconosciuto. Fatto delle canzoni di Mina,del gioco tv dei pacchi, dell maschio latino, delle grandi griffe come Gucci, dei telegiornali.
Al centro di una regia minimalista, composta da movimenti semplici e ricca di simbolismo, Luna ripercorre le tappe della sua storia raccontandola ad un poliziotto. E intanto una malattia, vissuta come una colpa da espiare, la consuma.
Alla fine ogni tassello rientra al suo posto e Luna realizza il sogno di accettazione e convivenza unendosi agli spettatori, assistendo insieme a loro ad una nuova replica dello spettacolo.


Lo spettacolo si terrà al Teatro Arcobaleno il anche il 5-6-11-12-13 marzo 2011 alle 21, mentre domenica l'rario sarà pomeridiano, alle 17,30.

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