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Delneri:«Gioca Buffon». Storari?«Pittoresco»

Il tecnico bianconero ha cancellato l'incertezza sulla gerarchia in porta. «Mai avuto dubbi». Il sostituto? «Si è espresso in modo pittoresco, ma è comprensibile».A Firenze, la Juve cerca la quarta vittoria:«La squadra è maturata»

La prima certezza della Juve. Tra i pali rientrerà Gigi Buffon. Spiegazione senza "se" e senza "ma" affidata a Delneri: «Non ho mai avuto dubbi in proposito. Si tratta di un giocatore che è stato fermo per infortunio e che ora rientra». Marco Storari, che aveva reclamato attenzione dopo la vittoria di Roma, torna in panchina. «Le sue parole? Si è espresso in maniera pittoresca, ma è assolutamente comprensibile. Ho grande stima di lui dopo un anno e mezzo che giochiamo insieme e ci capiamo bene». E tutti zitti. Così non ci saranno più dubbi da qui a fine campionato sulle gerarchie di Delneri. La Juve rischia tutto con la Fiorentina. La rivalità è storica. La Juve cercherà di raggiungere la quarta vittoria consecutiva. La partita vale ancora la speranza di infilarsi nel giro dell'Europa che conta. «Giocheremo con il sistema più utile alla squadra», dice Delneri. Ovvio. Ma squadra pronta a cambiare modulo. La Juve si presenterà dunque al Franchi con il modulo 4-2-3-1, con cui ha superato la Roma. Contro il Genoa, lo schieramento è stato abbandonato in corsa. «Ma domenica scorsa era più dura -afferma Del Neri- perchè il Genoa ha trovato il vantaggio su autogol e poi si chiudeva e ripartiva in contropiede. Non era semplice passare una linea difensiva così rigida».
«A Roma però abbiamo fatto bene e credo che potremo ripeterci», dice ripensando alla vittoria per 2-0 ottenuta due settimane fa nella capitale. La Juve sta mostrando un'ottima condizione fisica in quest'ultima parte della stagione: «Questo succede grazie al recupero di alcuni giocatori. Non ho dovuto anticipare i rientri e questo è un vantaggio per la squadra. Ora stiamo bene e anche domenica scorsa, nonostante il gran caldo, abbiamo mostrato una buona tenuta atletica».
Contano le gambe, conta la testa. «L'aspetto psicologico è altrettanto importante di quello fisico: un giocatore che sta bene di testa corre di più. E poi siamo anche maturati con il passare del tempo». La dimostrazione è arrivata con il comportamento tenuto dalla squadra: «Il gruppo è rimasto sereno, dimostrando di avere il carattere per combattere sempre e di credere nel proprio lavoro.

È questa la forza dello spogliatoio».

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