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Tra deserto e isole Abu Dhabi oltre i grattacieli

E' una sorpresa la natura dell'Emirato, dai tramonti sulle dune del Rub Al-Khali a un tuffo nelle acque delle isole resort

Alessandra Gesuelli«Chi percorre il deserto scopre in se stesso una calma primitiva». La stessa sensazione descritta da Bruce Chatwin si prova di fronte al Rub Al-Khali o Quarto Vuoto, il secondo più ampio deserto al mondo dopo il Sahara. Una distesa infinita di sabbia rossa che occupa gran parte della penisola arabica e raggiungibile in poche ore grazie ai voli diretti dall'Italia di Alitalia-Etihad. Uno «spicchio» appartiene anche ad Abu Dhabi, per non dimenticare che l'Emirato, oggi conosciuto per i suoi grattacieli e le architetture avveniristiche, ha qui il suo cuore antico.A meno di tre ore dalla città-capitale, il Qasr Al Sarab Desert Resort by Anantara è la finestra perfetta sul Rub Al-Khali. Tra le dune rosso fuoco di Liwa appare come un'oasi questo bell'edificio color terracotta, in stile tradizionale, con cortili ornati da palme e fontane. Le finestre delle camere e i bei patii delle terrazze private, inquadrano un orizzonte infinito da percorrere con le jeep e con i cammelli, nei diversi tour organizzati dal resort. L'ora del tramonto è perfetta per risalire le dune e guardare il sole che scende o fare una lezione di yoga all'aperto. Le tradizioni emiratine di caccia nel deserto sono preservate attraverso l'allevamento dei falchi, amatissimo passatempo nazionale, e dei saluki, piccoli levrieri del deserto. La proprietà supporta un progetto governativo per il recupero degli orici, un tempo numerosi nell'area. La zona è rinomata per la qualità dei suoi deliziosi datteri, da gustare con un profumato caffè al cardamomo. La sabbia entra idealmente persino nella premiata spa, con i nuovi trattamenti scrub a base di arena e gli impacchi caldi (www.qasralsarab.anantara.com) . La natura è una chiave unica per conoscere le origini di Abu Dhabi e così, prima di immergersi di nuovo nella vita della capitale, ci si può concedere un detour verso alcune delle isole che costituiscono il suo vasto arcipelago (se ne contano 200) e trasformate in rifugi esclusivi. Come Sir Bani Yas Island, Riserva Naturale protetta. Qui sorge la proprietà Al Yamm composta da 30 ville affacciate sul mare (al-yamm.anantara.com). Oppure Nurai Island, che ospita il boutique resort Zaya: candide ville dal design minimal e ricercato, aperte sulla spiaggia bianchissima dove nuotano delfini e tartarughe (www.zayanuraiisland.com). Abu Dhabi promette di diventare in dieci anni un vero hub culturale internazionale. Su Saadiyat Island procedono i lavori dei diversi complessi culturali annunciati in questi anni. Nel 2016, è prevista la fine dei lavori del nuovo Louvre, firmato da Jean Nouvel. La grande cupola ricamata è stata posizionata e i visitatori già si stanno abituando a riconoscerla nello skyline della Corniche cittadina. Seguiranno lo Zayed National Museum di Foster and Partners, dalla forma che ricorda le ali del falco, e il Guggenheim Abu Dhabi di Frank Gehry. Nei piani è previsto anche il Performing Arts Centre di Zaha Hadid e il Maritime Museum, per raccontare le tradizioni marinare del Golfo (www.saadiyat.ae). Un progetto ambizioso, in linea con lo spirito di questo emirato che in pochi anni si è saputo ricavare un posto, accanto alla cugina glamour Dubai, nella mappa dei viaggiatori di questa parte del mondo. Saadiyat sta anche diventando una meta per gli amanti del mare, con tutte le comodità di essere a 15 minuti dal centro. Il ristorante Beach House del Park Hyatt si affaccia sui 9 km di candida spiaggia dell'isola. Il suo rooftop è frequentatissimo di sera, quando dal mare arriva una piacevole brezza tiepida.Con un giro rapido di taxi, chi vuole una vista unica si dirige verso lo Skylite Rooftop Lounge dello Yas Viceroy, per un drink con vista sul Circuito di Formula Uno (www.viceroyhotelsandresorts.com). Per questo Yas Island, a pochi minuti dal centro della città, è una tappa obbligata del divertimento per gli appassionati di motori. C'è anche il grande parco a tema firmato Ferrari, con le montagne russe più veloci al mondo, a 240 km orari. Un bel brivido per rinfrescarsi quando fanno 40 gradi. Info: www.visitabudhabi.ae. Voli diretti Alitalia-Etihad da Roma a partire da 580 euro e da Milano da 530 euro, A/R, tasse incluse. Da Venezia da 519 euro A/R, tasse incluse, www.etihad.com. Per dormire: Park Hyatt Abu Dhabi doppia da 244 euro, abudhabi.park.hyatt.

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