Design e pile di libri: è nato «Ptolomeo»

Una libreria verticale che diventa una «colonna della conoscenza»

Albino Boffi

Il libro sembra essere ritornato nelle nostre case, forse grazie alle collane offerte dai quotidiani e dai periodici, che sembrano non aver mai un limite nelle scelte: storia, religione, geografia, cucina, dizionari, enciclopedie, fumetti, arte si susseguono settimana per settimana ed anche giorno per giorno. Dove finiscono tutti questi libri? La casa di oggi non certo attrezzata per rivedere ingombri in continua crescita e una soluzione curiosa e pratica viene dal designer Bruno Rinaldi. «Pile di libri sui tavoli dello studio - spiega Rinaldi - così tante da girarci intorno con lo straccio della polvere. Libri a pile sui tavoli di casa, da spostare per apparecchiare. Una pila sul comodino di sinistra o a terra a fianco del letto. Qualche libro impilato anche a destra. Libri impilati tra i vuoti lasciati dai libri ordinati sugli scaffali. Questa a casa mia, e questo in tutte le case dove di libri ci si nutre, supporto imprescindibile di vita. Così ho tradotto questa immagine delle pile in un oggetto reale, il Ptolomeo». Una colonna disponibile in tre altezze: 72, 160, 215 cm., nella versione a parete e self-standing, con struttura che può essere in ferro nero e inox o acciaio mirror. Non mancano gli accessori speciali per riviste e libri di grande formato. Il Ptolomeo alto 215 può contenere dai 70 ai 95 volumi e quello alto 160 dai 65 agli 80. Un'idea che ha del fascino e della suggestione, perché questi totem possono essere collocati ovunque anche all'interno della casa, creando presenze insolite e perché no decorative. Prodotto dalla CCR di Scandicci. Per informazioni tel. 055.722.

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