Cronache

Diagnosi sbagliata, la bimba diventa disabile

Il gip di Salerno ha rigettato la richiesta di archiviazione del pm a carico di nove medici salernitani accusati di non essersi accorti di una malformazione arteriovenosa

Diagnosi sbagliata, la bimba diventa disabile

Accusati di aver sbagliato la diagnosi sul caso di una bambina che dopo aver subito un malore divenne disabile. Ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno ha rigettato la richiesta di archiviazione a carico di nove medici, a vario titolo coinvolti nel presunto caso di malasanità.

La decisione del gip ha accolto le istanze del collegio difensivo della famiglia della ragazzina che oggi ha tredici anni e ne aveva solo nove quando, nel 2012, fu portata dai genitori al pronto soccorso degli ospedali riuniti San Giovanni di Dio – Ruggi d’Aragona di Salerno a causa di un malore.

Venne visitata, si riprese dal mancamento e fu dimessa. Ma i medici non si accorsero che quella bambina era affetta da una grave forma di malformazione arterio-venosa. E così, dopo qualche giorno, la piccola fu colpita da un’embolia cerebrale che le tolse l’uso degli arti inferiori. Da allora è costretta su una sedia a rotelle.

La mancata diagnosi, secondo la famiglia, sarebbe stata la causa che ha portato la piccola a diventare disabile. Per i medici, però, il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione degli addebiti. Ma il gip ha ritenuto di non dover accogliere le istanze dell'accusa a discarico dei nove professionisti salernitani e per questo, come riporta La Città di Salerno, ha disposto l’imputazione coatta per i medici.

Adesso toccherà alla pubblica accusa rimettere mano ai fascicoli e formulare una richiesta di rinvio a giudizio.

Le parti civili coinvolte nel delicatissimo procedimento puntano al dibattimento che dovrà valutare, accertare o eventualmente escludere, che la disabilità della bimba salernitana sia stata direttamente collegabile a una condotta non impeccabile da parte dei sanitari che l’avevano avuta in cura.

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