Cultura e Spettacoli

Dopo il digitale, Retequattro rinnova il look Logo e grafica nuovi, cambia anche il formato

Retequattro si rinnova. Dopo essere stata tra i primi canali a passare dalla tv analogica al digitale terrestre, eccola pronta a rilanciarsi. Da oggi la vedremo in una veste grafica rinnovata (realizzata dalla direzione creativa di Mirko Pajè), a partire dal suo logo, che prende vita, diventando il protagonista in 3d di piccoli sketch graziosi e leggeri: c’è il «4» effervescente come l'aspirina, quello che trilla vibrando in stile vecchia sveglia o quello che rimbalza tra i cori di entusiasmo come un pallone sul campo da gioco. Il colore resta l’arancio, ma la scelta di appoggiarlo su uno sfondo bianco lo fa sembrare più fresco e spiritoso. Ma questo sarà solo il primo passo di un rinnovamento più ampio. Spiega Giuseppe Feyles, direttore della rete da giugno 2007: «Da oggi adottiamo anche il formato 16/9 (standard della tv ad alta definizione e della televisione digitale europea, ndr) e all’inizio del nuovo anno affronteremo la seconda tappa, in cui lo spettatore sarà protagonista». Saranno trasmessi, infatti, brevi spot incisivi e divertenti, in cui persone comuni interagiranno con un logo di grandi dimensioni. Ci sarà chi userà il foro al centro del «4» come una porta calcistica, chi invece legherà il grande logo sulla moto prima di una corsa e chi lo userà come centro per girotondo. «Il messaggio vuol essere molto chiaro: gli spot testimonieranno la familiarità della rete con il pubblico, il senso di vicinanza che vogliamo trasmettere, visto che Retequattro vuole accompagnare le persone in ogni momento della quotidianità», continua Feyles.
Il nuovo abito grafico, seppur sostanziale, è il preludio a un altro rinnovamento: quello del contenuto. «I programmi autoprodotti aumenteranno, con nuove produzioni che saranno coerenti con la linea editoriale della rete - continua il direttore -: il legame con la vita reale, l’attualità, le storie delle persone resteranno centrali, così come l'attenzione al territorio e alle risorse locali». I nuovi contenuti, che vedremo dal 2010, saranno soprattutto concentrati nella prima serata. Resteranno inalterati, invece, l’attenzione al cinema d'autore, che è uno dei punti forti del canale (pensiamo alla rassegna, di grande successo, dei film in seconda serata «I Bellissimi di Retequattro»), e la programmazione del pomeriggio, seguitissima. Intanto, Retequattro è stata, insieme con RaiDue, il primo canale a passare al digitale terrestre. Una sfida che il direttore Feyles ha raccolto: «Non è un caso che il rinnovamento arrivi in questo momento. Il contesto competitivo è cambiato, a causa del passaggio al digitale e alla multicanalità. Va detto, comunque, che il contraccolpo è minore di quanto temessimo.

E bisogna tenere conto che la nuova tecnologia, ancora, non copre tutto il territorio, perché certe zone sono scoperte».

Commenti