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Diossina, nuovo allarme: in Germania scoperta pure nella carne suina

La scoperta in un allevamento della Bassa Sassonia. Centinaia di maiali già abbattuti, 330 gli allevamenti chiusi. Coldiretti: in Italia importati 220 milioni di kg nel 2010

Diossina, nuovo allarme: 
in Germania scoperta 
pure nella carne suina

Berlino - Si allarga lo scandalo della diossina in Germania. Livelli straodinariamente elevati di diossina sono, infatti, stati individuati nel Nord del Paese anche nella carne di maiale. Così, mentre dilaga la paura, il ministero dell'Agricoltura ha subito rassicurato i cittadini spiegando che attualmente sono 330 gli allevamenti chiusi sui 4.400 inizialmente serrati.

Diossina anche nella carne di maiale Per la prima volta in Germania è stata scoperta un’elevata percentuale di diossina nella carne di maiale. La scoperta è stata fatta in un allevamento della Bassa Sassonia. Il portavoce del ministero dell’agricoltura di Hannover, Gert Hahne, ha annunciato che centinaia di maiali dell’azienda sono stati già abbattuti. In un altro allevamento di suini dello stesso Land sarebbero stati riscontrati valori di diossina vicini a quelli limite. Il ministero ha aggiunto che attualmente sono 330 gli allevamenti chiusi sui 4.400 inizialmente serrati.

L'allarme della Coldiretti Sono stati importati in Italia dalla Germania 220 milioni di chili di carne di maiale nei primi nove mesi del 2010, con un aumento del 12% rispetto allo scorso anno: è quanto emerge da una analisi della Coldiretti in relazione agli alti tassi di contaminazione da diossina, rilevati per la prima volta nella carne di maiale in Germania. "L'Italia - sottolinea la Coldiretti - è un forte importatore di carne di maiale dalla Germania soprattutto destinata alla produzione di prosciutti, circa 13 milioni di pezzi all'anno". Per assicurarsi l'acquisto di prosciutti ottenuti da maiali italiani la Coldiretti consiglia di rivolgersi direttamente agli allevatori o di scegliere prosciutti a denominazione di origine protetta che sono riconosciuti dall’Unione europea o da quello del Consorzio di Tutela come i prosciutti di Parma, San Daniele, Modena, Berico-Euganeo, Carpegna e Toscano.

L'Ue verso una normativa Bruxelles potrebbe intervenire direttamente per regolamentare con una normativa l’attività dei produttori di mangimi ed evitare il ripetersi di casi di contaminazione di diossina. Ieri nella sede della Commissione europea le principali associazioni dei produttori hanno tenuto una riunione ed oggi Patrick Vanden Avenne, presidente della Federazione europea dei produttori di mangimi compositi, ha scritto in un comunicato che essi sono pronti a presentare "entro la fine del mese" una proposta di autoregolamentazione per il monitoraggio della presenza di diossina. "Ma in realtà - ha detto oggi Frederic Vincent, portavoce del Commissario alla salute John Dalli - la riunione di ieri è stata deludente, perchè non è stata presentata alcuna proposta concreta.

Noi pensiamo di intervenire prima della fine del mese". 

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