PAROLA_LETTORI

Diritti e libertà per molti contano poco

Egregio direttore, la Turchia si sta lentamente equiparando all'Iran, grazie al Suo Premier Erdogan ed al 50% di una popolazione islamica accecata dal fanatismo che l'ha votato, in sfregio alla laicità imposta da Ataturk. È stato stroncato il golpe per un'incapacità di unione e di strategia, forse i golpisti avrebbero dovuto frequentare un corso in Sud America. Fortunatamante alla Turchia non è stata ancora concessa l'entrata nell'Unione Europea e l'unica speranza per il ritorno alla laicità viene dai giovani abituati, fino a ieri, ad una vita di stile europeo ma che qualora venisse applicata la sharia tutti i loro sogni sarebbero affondati. Le affermazioni di Obama, Merkel e della Mongherini sono assurde in quanto difendendolo hanno affermato che ha vinto la democrazia, democrazia che in Turchia non esiste essendo violati tutti i diritti umani.

Armando Vidor

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Caro Armando, le confesso che siamo in tanti a non capire fino in fondo quello che sta succedendo, quantomeno siamo confusi. Appartengo a una generazione cresciuta con il mondo diviso in due ed era tutto più chiaro: i bravi stavano, a prescindere, da una parte e i cattivi dall'altra. L'Unione sovietica era la culla del comunismo, quindi nemica. La Cina affamata da Mao, idem. L'America era il bene anche se segregava i neri, la Germania se ne stava buona a scontare i suoi peccati. I neri stavano in Africa, i russi in Russia, al cinema le Giubbe Blu erano i buoni e gli indiani i cattivi. Noi la domenica si andava in chiesa con la nonna e le moschee le vedevamo solo in cartolina. Poi, caduto il muro di Berlino, non si è capito più nulla. Il comunista Putin è il nostro migliore amico, più del presidente americano. La Turchia e l'Arabia Saudita, paesi che trafficano a vari livelli col terrorismo islamico, sono almeno ufficialmente nostri alleati. I tedeschi vogliono comandare come ai vecchi tempi su tutta l'Europa e gli inglesi se ne vanno schifati. Come vede, i diritti e le libertà umane non sono la priorità attorno alla quale ruota il mondo.

E forse, fuori di ipocrisia, non lo sono mai stati.

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