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La discesa di Paris salva l'onore dello sci azzurro

L'altoatesino, 21 anni, secondo nella libera di Chamonix: è il miglior risultato della stagione per la squadra italiana che finora aveva messo insieme solamente 5 terzi posti

Quando meno te lo aspetti, l'italico stellone torna a splendere anche nello sci alpino. Si chiama Dominik Paris, marcantonio altoatesino di 21 anni, un metro e 84 per 95 chilogrammi ed una lunga barbetta sul mento. Paris nella discesa di Chamonix, ultima prima dei mondiali di Garmisch-Partenkirchen (8-20 febbraio), ha sfiorato il colpaccio rischiando addirittura di vincere, lui che mai era andato più in là di un 17esimo posto. Si è dovuto inchinare solo davanti all'insuperabile elvetico Didier Cuche e lasciando al terzo posto l'austriaco Klaus Kroell.
Ma quello di Paris è comunque il miglior risultato stagionale di tutto lo sci alpino azzurro: sinora c'erano stati solo cinque terzi posti (due di Manuela Moelgg, uno a testa per Christof Innerhofer, Max Blardone e Giuliano Razzoli). Paris ha avuto la vittoria in tasca sino all'arrivo di Didier Cuche, l'elvetico che continua a fare a fette tutti i rivali.
L'altoatesino ha sfruttato abilmente il pettorale 1 che si è ritrovato fortunatamente addosso dopo che atleti come Carlo Janka e Bode Miller avevano deciso di disertare Chamonix per prepararsi ai mondiali. Sui 3.300 metri della pista La Verte - dove Kristian Ghedina arrivò secondo nel 1994 e vinse nel 1997 - Paris si è lanciato con grande coraggio - la sua caratteristica - e precisione su curve e salti. Solo Cuche è riuscito a fare meglio di lui.
Che l'altoatesino, da due stagioni in coppa del mondo, fosse un talento da tenere d'occhio lo si era capito l'anno scorso alle Olimpiadi di Vancouver. Fu mandato in pista nella supercombinata e nella prova di discesa arrivò secondo: la stoffa c'era ed è rimasta, come ha dimostrato oggi.

Paris ha messo così in ombra anche le prove deludenti di Christoph Innerhofer, Werner Heel e Peter Fill.

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