Medicina

Dispositivo tascabile per la fibrosi cistica

La fibrosi cistica, la più diffusa patologia rara di origine genetica (ne soffrono quasi 100mila persone nel mondo, circa 5 mila in Italia)è dovuta ad una anomalia di una proteina localizzata nella membrana delle cellule degli epiteli. Questa alterazione produce secrezioni disidratate che tendono ad ostruire i dotti nei quali si travano: tessuti polmonari, pancreas, fegato , intestino.Il gene che codifica questa proteina è stato localizzato nel 1989. Oggi le cure grazie all’innovazione terapeutica, possono essere meno gravose. Arriva infatti anche in Italia il primo trattamento portatile a base di tobramicina (farmaco di riferimento) in polvere, per le infezioni croniche polmonari da Pseudomonas Aeruginosa (il batterio più diffuso nei pazienti con fibrosi cistica). Si inala in soli 5 minuti, contro i 20 richiesti dalla soluzione per aerosol (senza contare il tempo per preparare il nebulizzatore e disinfettarlo dopo ciascun utilizzo). A tutti gli effetti è un dispositivo tascabile che dura una settimana, non ha bisogno di essere disinfettato e, poiché l’erogazione del farmaco avviene in ambiente secco, riduce il rischio di re-infezioni batteriche. Inoltre non richiede alimentazione elettrica esterna e non contiene componenti elettroniche. «La terapia antibiotica inalatoria rappresenta un salto di qualità per le persone affette da fibrosi cistica», afferma il professor Giuseppe Magazzù, presidente della Società Italiana per lo studio della Fibrosi Cistica. «Il nuovo dispositivo riduce significativamente il tempo di assunzione della terapia, permette di avere una maggiore diffusione di farmaco nei bronchi e nei polmoni e rende possibile, per chi lo impiega, vedere subito se ha utilizzato tutto il farmaco e se lo ha inalato correttamente. Ci aspettiamo che questa nuova formulazione incrementi l’aderenza alla terapia». L’approccio wireless alla fibrosi cistica aiuta anche la promozione dell’attività fisica, componente fondamentale nella gestione di questa patologia. Parte un’iniziativa (Vivi Wireless) nata dalla collaborazione della Lega Italiana Fibrosi Cistica e Novartis, grazie alla quale i pazienti, nei Centri per la fibrosi cistica distribuiti sul territorio nazionale, potranno utilizzare l’innovativa console XBOX Kinect e integrare la fisioterapia quotidiana (per informazioni www.viviwireless.it ). Nel frattempo la ricerca farmacologica, è in continua evoluzione.

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