Roma

«Divinamente» tra musica sacra, poesia e teatro

«Cosa voglio da te mio Dio?» Una domanda sintomo di un percorso autentico, sincero. Sulla relazione con l’Altissimo, le inquietudini umane, ma soprattutto sul «timor di Dio», è incentrata la terza edizione del Festival Internazionale della Spiritualità, diretto da Pamela Villoresi che si svolgerà dal 27 marzo al 5 aprile in luoghi simbolo della città: dai Musei Capitolini all’Acquario Romano fino ai Mercati di Traiano. Nei nove giorni di viaggio spirituale del Festival, che coincidono con le festività pasquali, sulla scena si alterneranno spettacoli di danza, performance teatrali e musicali, in un variegato mosaico di generi e stili destinato. Il festival quest’anno affianca in cartellone artisti di diversa provenienza etnica e culturale, accogliendo pensieri e religiosi e artistici che guardano a un Dio sfaccettato: da un lato accogliente e tollerante, dall’altro severo».
Ad aprire il cartellone di eventi, tutti gratuiti fino ad esaurimento posti, sabato 27 alla Sala Esedra dei Musei Capitolini sarà «Il cammino dell’anima» del duo di musicisti di origine russa Anton Dressler (clarinetto) e Uri Brener (pianoforte e fisarmonica) che eseguiranno spartiti misti: dalla Rapsodia di Debussy al Kaddish di Ravel, dal jazz alla musica dei trovatori. Domenica 28 la scena dell’Acquario Romano sarà di Pamela Villoresi, regista e interprete di L’arca di Noé di Michele Di Martino, in una performance che tra poesia e musica ripercorre la storia biblica del diluvio. Alla Santa degli emigranti, Francesca Cabrini, interpretata da Vanessa Gravina, è dedicato lo spettacolo del 29 di Enrico Groppali in scena ai Mercati di Traiano, mentre il giorno seguente l’itinerario Di voce in voce con Evelina Meghnagi condurrà lo spettatore sulle tracce dell’esodo degli ebrei sefarditi tra Africa ed Europa. Il 31 toccherà al corpo dare voce agli aneliti spirituali attraverso la danza indiana e spagnola Bhavana: in scena all’Aranciera di San Sisto, la danzatrice Spantala Shivalingappa, collaboratrice di Maurice Béjart e Pina Bausch. Il Planetario farà da cornice il primo aprile a Stellarum opifice rappresentazione della relazione affettiva, ricostruita attraverso il carteggio tra Galileo Galilei e la figlia illegittima suor Maria Celeste (interpretata da Federica Bern). Le voci notturne di Chiara Muti e Pamela Villoresi, il 2 al Parco della Musica, contribuiranno alla messa in scena della Baccanti di Euripide, regia del coreografo Micha Von Hoecke; la sera dopo la «preghiera laica» di Teresa de Sio Amén cantata sulla musica popolare proverà a invocare la costruzione di un Paradiso in terra. La domenica di Pasqua ancora musica a Santa Maria in Trastevere: dopo il concerto Passion diretto da Paolo Lepore con la voce di Silvia Budri da Maren, toccherà a Missa Luba con Zara McFarlane.

Gran finale, il lunedì dell’Angelo, all’Aranciera di San Sisto, con Sacred Sufi music che celebra l'ottocentenario del massimo poeta Rumi.

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