«Donnavventura» sfida l’Amazzonia

da San Paolo

«Non fate inserire nessuno tra i pick-up!». È la frase che le sei ragazze della spedizione di Donnavventura di quest’anno sentiranno uscire più spesso dalla radio, praticamente un’appendice del loro corpo per i prossimi 100 giorni. Tanti sono i giorni che impiegheranno per attraversare il centro America dal Brasile fino all’Honduras. La voce è quella di Maurizio Rossi, detto «Mauri», rallysta consumato, produttore, ideatore e capo spedizione del programma in onda su Retequattro, che ha già compiuto vent’anni. Shirley Falcone, Alice Russolo, Marta Salvi, Barbara Chiodini, Claudia Armanni e Ilaria Cervelli sono le giovanissime (età media 23 anni) che stanno sfrecciando sui quattro pick-up rossi fiammanti Mitsubishi Triton L200 Diesel Double Cab. Al loro seguito solo un cameraman e Maurizio Rossi, nessun truccatore o particolari équipe, il che giustifica anche il costo relativamente basso produzione.
La versione «full red» del Triton è prodotta in serie solo da Mitsubishi Brasile. Nel resto del mondo è disponibile soltanto su ordinazione. Lo scorso anno, dopo le puntate del Gran Raid di Australia e Oceania, sono state ordinate dai concessionari 30 Mitsubishi L200 Triton «special edition Donnavventura», con equipaggiamento identico a quello dei pick-up guidati dalle ragazze (sponsorizzazioni escluse). Tuv (Track utility vagon) come questi in Brasile sono considerati beni di lusso, quindi sul loro prezzo finale incide una tassa molto pesante, che fa lievitare il prezzo anche del doppio rispetto al mercato europeo. L’allestimento Donnavventura, compresi gli stickers degli sponsor, applicati personalmente dallo stesso Rossi e da Ilaria- è stato studiato ad hoc per questa spedizione. Rispetto all’appuntamento precedente è stata aumentata la potenza del motore, passato dai 2.500 centimetri cubi diesel del Gran Raid di Malesia dello scorso anno ai 3.2 litri diesel Common rail e 163 cavalli di quest’anno. Rialzato anche l’assetto. Nuovi anche gli pneumatici Pirelli Scorpion Mud, specifici per l’off-road estremo.
«Lo scorso anno, nel Sudest asiatico abbiamo usato pneumatici da strada, ma poi nel Borneo ci siamo trovati in difficoltà sul fondo viscido e abbiamo impiegato ben quattro ore per percorrere 70 chilometri - spiega Rossi -; Pirelli Scorpion è adatto a qualsiasi percorso fuoristrada, anche il più fangoso e accidentato, però forse pagheremo la scelta sulla sabbia. Infatti abbiamo intenzione di percorrere ben duemila chilometri di spiagge, da Recife al Rio delle Amazzoni. In questi tratti, dove l’ideale sarebbe avere pneumatici lisci, sgonfieremo le camere d’aria fino a creare una sorta di “pancia” sugli pneumatici, così da farli “galleggiare” sul fondo sabbioso. Per rigonfiarli ci serviremo della seconda ruota di scorta, in dotazione a ogni pick-up, che è stata portata a 7 atmosfere. Un piccolo trucco che ho potuto apprendere quando correvo la Parigi-Dakar con il camion». Per guadare le foci dei corsi d'acqua la spedizione si servirà durante il tragitto sulle spiagge, delle zattere (balse, in brasiliano), a remi o a motore, in funzione dell’esigenza del momento. A guidare le ragazze per le strade cittadine, ma soprattutto nei percorsi off-road, ci ha pensato AvMap, che ha equipaggiato ogni vettura con un navigatore satellitare Geosat 6, con mappe precaricate dell’America Latina, compresi i percorsi fuoristrada.
Tra l’altro, l’azienda italiana che da sempre fornisce i Gps a Donnavventura, ha concluso, proprio in questa occasione, un accordo per fornire a Mitsubishi Brasile i Gps su tutte le auto che venderà in futuro, qualora i clienti lo richiedano come optional. La stessa partnership è stata stretta in Italia con Peugeot. Non solo, su ogni navigatore viene precaricato un video di qualche minuto che sintetizza le ultime edizioni di Donnavventura con una sequenza delle immagini più emozionanti. Il demo potrebbe sollecitare la curiosità e la voglia di mettersi alla prova delle giovani «brasileire». E Rossi già propone una Donnavventura girata con loro. Un’idea non così campata in aria, che ha già avuto successo in Spagna, visto che Donnavventura sta portando avanti le trattative con la casa di produzione Magnolia per la coproduzione di un’edizione di Donnavventura spagnola. Tanta carne al fuoco, per il futuro dunque.

Intanto la carovana è in viaggio dal 31 luglio (partenza da San Paolo) e dovrebbe tagliare il traguardo intorno al 10 novembre in Honduras, sul Canal Seco.

Commenti