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Doping, 31 atleti positivi. E gli Usa indagano sulla Russia

Il Cio analizza di nuovo i campioni prelevati durante Pechino 2008 e Londra 2012

Doping, 31 atleti positivi. E gli Usa indagano sulla Russia

Trentuno atleti di sei discipline, appartenenti a 12 diversi Paesi, rischiano di dover rinunciare alle Olimpiadi di Rio. Lo fa sapere il Cio che ha analizzato nuovamente 454 campioni prelevati da atleti che parteciparono ai Giochi di Pechino 2008, da cui sono appunto emersi diversi casi di positività.

In un comunicato, il Cio ha spiegato che i campioni analizzati sono stati ritestati usando "i più recenti metodi di analisi scientifica". La "tolleranza zero" nella lotta al doping partita alle Olimpiadi di Pechino ha fino ad oggi prodotto 4.770 test antidoping, la più alta percentuale nella storia dei Giochi, e portato alla cancellazione di 6 medaglie olimpiche.

Cio e Usa, intanto, puntano il dito contro la Russia. Il comitato olimpico ha infatti chiesto alla Wada di condurre un’indagine approfondita sul presunto sistema di doping di stato gestito da Mosca. Sul caso indaga anche il dipartimento di Giustizia americano. La vicenda potrebbe sfociare quindi in un caso penale a livello federale che coinvolge dirigenti stranieri.

La scorsa settimana il New York Times ha rivelato che l’ex capo dell’Agenzia antidoping della Russia - che nel frattempo è fuggito negli Stati Uniti per timore della sua sicurezza - aveva avviato un piano super elaborato per eludere le misure antidoping: nello specifico, il quotidiano americano ha scritto che decine di atleti russi che hanno gareggiato alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014 facevano parte di un programma di doping di Stato e assumevano un cocktail "steroide-liquoroso", fatto di sostanze vietate mischiate ad alcolici.

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