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Doping, chiesti 3 anni per Di Luca
La procura del Coni ha chiesto tre anni di stop per il ciclista Danilo Di Luca, positivo all’Epo ricombinata in due controlli effettuati nell’ultimo Giro d’Italia<br />
La procura del Coni ha chiesto tre anni di stop per il ciclista Danilo Di Luca, positivo all’Epo ricombinata in due controlli effettuati nell’ultimo Giro d’Italia<br />
Roma - La Procura antidoping ha deferito al
Tribunale nazionale antidoping del Coni il ciclista Danilo Di
Luca, positivo all’Epo ricombinata in due controlli effettuati
nell’ultimo Giro d’Italia, e ha chiesto per il corridore
abruzzese una squalifica di 3 anni. Danilo Di Luca era stato trovato
positivo due volte, nel corso dell’ultimo Giro,
all’Eritropoietina ricombinante di tipo Mircera in occasione di
due controlli ematici antidoping in gara, disposti dall’Unione
ciclistica internazionale (Uci) nelle tappe del 20 e 28 maggio
2009, rispettivamente con arrivo a Torino e a Silvi Marina.
L’ufficio della Procura presieduto da Ettore Torri ha chiesto
dunque per Di Luca, nel deferimento al Tribunale nazionale
antidoping, 3 anni di squalifica (due anni pena base, più un
anno di aggravante) a partire dal 22 luglio 2009, giorno in cui
sulla base delle controanalisi era scattata la sospensione
dell’Uci. La procura ha inoltre chiesto di invalidare i
risultati agonistici ottenuti da Di Luca, a partire dalla stessa
data, e la condanna al pagamento della sanzione economica ed ai
costi relativi alla gestione del risultato secondo quanto sarà
determinato dalla stessa Federazione Internazionale.
Danilo Di Luca aveva vinto il Giro d’Italia 2007, ed era
arrivato secondo nell’edizione 2008.
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