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Dozzo è capogruppo al posto di Reguzzoni: la Lega ritrova l'unità?

Vertice leghista in via Bellerio. Salta Reguzzoni: al suo posto Giampaolo Dozzo. E Maroni dà appuntamento al manifestazione contro Monti che si terrà domenica a Milano

Dozzo è capogruppo al posto di Reguzzoni: la Lega ritrova l'unità?

Non fa nomi di altri leghisti, se non quello del Capo. Eppure non risparmia le critiche a Marco Reguzzoni per l’iniziativa della mozione di sfiducia al ministro Passera che è stato, a suo parere, un "errore di tattica parlamentare". E, dopo "l’abbraccio di Varese" a lui e al Senatùr, che ha "rincuorato tutti" Roberto Maroni dà appuntamento a Milano, domenica prossima, per la manifestazione della Lega contro il governo Monti. In realtà, un passo indietro l'hanno dovuto fare tutti quanti. A partire dal capogruppo del Carroccio alla Camera. Tanto che, al termine di una riunione dei vertici del Carroccio, Umberto Bossi ha annunciato che Reguzzoni sarà sostituito da Paolo Dozzo alla presidenza del gruppo alla Camera. Insomma, la pax leghista è sancita. Ora i lumbard guardano al futuro.

"Ognuno ha fatto un passo indietro - ha sottolineato il Senatùr - sia Maroni che in fondo è stato danneggiato per la scelta del Movimento (in riferimento al veto sui comizi poi rimosso, ndr) sia Reguzzoni che pur essendo stato un buon capogruppo ha fatto a sua volta un passo indietro". E così domani, a sole ventiquattr'ore dalla grande manifestazione contro il governo tecnico e contro il premier Mario Monti in piazza Duomo a Milano, il quotidiano leghista la Padania potrà mettere in prima pagina la fotografia dello stato maggiore del Carroccio al gran completo. Al vertice erano infatti presenti Roberto Calderoli, Rosi Mauro, Giancarlo Giorgetti, Roberto Cota, Federico Bricolo, Marco Reguzzoni e Andrea Gibelli. Quanto al capogruppo in pectore Dozzo il Senatùr ha voluto ricordare che "è uno nella Lega da tanti anni e che aveva fatto bene assieme a Zaia quando era sottosegretario all'Agricoltura".

In mattinata l'ex titolare del Viminale si è trovato fianco a fianco con il governatore del Piemonte Roberto Cota, un fedelissimo del "cerchio magico". "L’altra sera - ha spiegato Maroni - c'è stato un abbraccio con tanto affetto, nei confronti miei e di Umberto Bossi, da parte delle migliaia di leghisti arrivati a Varese. Questa è la Lega con 'L' maiuscola. E' stata un'emozione fortissima, che non provavo da tanto tempo". La prova del nove sarà - appunto - il raduno di Milano: "Ci sarà tantissima gente, questo è sicuro". Guardando alle incrinature interne al partito, Maroni non vuole sentire parlare di spaccatura: "C'è stata un’operazione contro di me che è stata rispedita al mittente". Per l'ex ministro, insomma, l’iniziativa di Reguzzoni "è stato un errore nell’abc della tattica parlamentare. Perché quando si presenta una mozione di sfiducia individuale verso un ministro, o si è sicuri che si dimetterà o di produrre l’effetto di spaccare la maggioranza, oppure al ministro si fa solo un favore perchè si ricompatta la maggioranza".

Cota, che dopo il dibattito ha avuto una lunga conversazione con Maroni, ha vede il Senatùr "più leader che mai". "Ho stampato negli occhi - ha detto il presidente del Piemonte - l’abbraccio di Bossi e Maroni: mi sembra che sia la migliore risposta alle polemiche". Domenica anche Cota sarà nel capoluogo lombardo: "Ci sarà  una partecipazione massiccia da tutta la Padania perché la lega una un grandissimo spazio politico, è l’unico partito che ha un progetto politico giusto e quanto mai attuale.

E, invece, questo governo finora è stato forte con i deboli e debole con i forti".

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