Economia

Draghi avverte le banche: "Rafforzare i capitali"

Dopo il no di Intesa e Unicredit ai Tremonti Bond, il governatore di Bankitalia invita a continuare il processo di riforma del sistema bancario. Ma il presidente di turno, Anders Borg: "L’avidità delle banche è un fantasma molto difficile da intrappolare".  L'Fmi alza le stime

Draghi avverte le banche: "Rafforzare i capitali"

Goteborg - Compito del sistema bancario è proseguire nel rafforzamento del capitale. Nella sua relazione ai banchieri centrali intervenuti all’Ecofin informale Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, ha rinnovato l'appello agli istituti di credito dopo il "no" di Intesa e Unicredit ai Tremonti Bond. "Se è vero che la situazione della redditività è migliorata - ha spiegato il governatore - questo va in larga parte attribuito a politiche governi e agli interventi degli istituti centrali, dunque le banche continuino a rafforzare il capitale".

L'invito di Draghi Il ragionamento del numero uno di Bankitalia si fonda sulla attuale situazione delle banche caratterizzata da un miglioramento dei profitti dovuta in buona parte alle misure di sostegno degli Stati. Questo è un aspetto, peraltro, di cui parla esplicitamente l’Ecofin del comunicato finale reso noto oggi pomeriggio. Draghi ha presentato lo stato dell’arte in materia di regolazione. Sulle regole per il capitale del banche ha confermato che il comitato di basilea sta lavorando per definire "proposte concrete" entro la fine dell’anno "da calibrare" a seconda della situazione "entro la fine del 2010". L’obiettivo è di introdurre il quadro delle regole sul capitale, se ci sono le condizioni, "entro il 2012". Si tratta di armonizzare la definizione di ciò che viene considerato capitale bancario nei bilanci. Sulle politiche retributive e sui mercati dei derivati otc non ci sono novità nella posizione del Financial stability forum così come sui principi da seguire per ridurre il rischio di moral hazard.

L'avidità delle banche "L’avidità è un fantasma molto difficile da intrappolare", ha detto il ministro dell’economia svedese e presidente di turno dell’Ecofin, Anders Borg, per il quale "è importante che i banchieri e i mercati non sottovalutino gli impegni politici presi per entrare in una nuova era di responsabilità di bilancio e finanziaria". A sottoscrivere la posizione di Borg è il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: "E' una frase interessante, e se lo dice il ministro liberale svedese...

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