Economia

Draghi striglia i governi "Recuperate credibilità" Monti: "Risaniamo i conti"

Il presidente Bce al parlamento europeo: "Aumentate le tensioni sui mercati e i rischi per la crescita. Serve un bilancio unico per l'Eurozona". Napolitano: "L'Italia ce la deve fare e ce la farà". Il premier Monti: "Ferma volontà nel parlamento di procedere sulla strada del risanamento strutturale della finanza pubblica"

Draghi striglia i governi "Recuperate credibilità" Monti: "Risaniamo i conti"

Era il suo primo discorso, in qualità di presidente della Bce, di fronte al parlamento europeo. Mario Draghi ha voluto affrontare di petto la situazione in un momento così difficile per il Vecchio Continente, richiamando i singoli governi alle proprie responsabilità. Serve una nuova "struttura di bilancio unica a livello dell’eurozona", così "come è unica la Bce", necessaria per dare un "segnale importante" e immediato ai mercati. Per Draghi questo è "un elemento importante per recuperare credibilità". Poi una stoccata diretta ai singoli governi: "Devono recuperare credibilità finanziaria". Un invito diretto, quindi, a far quadrare bene i conti e a varare le riforme necessarie per rilanciare la crescita e contenere il debito pubblico.

Soffermandosi su quei paesi che hanno da poco cambiato governo a seguito della crisi (tra questi la Grecia, l'Italia e la Spagna), Draghi ha sottolineato che questi cambi di rotta "non hanno ancora prodotto molti risultati" per fare fronte alla fragilità dei mercati. Ma il presidente della Bce si è detto comunque "ottimista" sul ritorno della fiducia.

Banche sotto stress

Le banche - dice Draghi - sono in difficoltà per lo "stress" legato ai debiti sovrani. Poi ha sottolineato che le misure provvisorie adottate dalla Bce contro la crisi del debito, come l’acquisto dei titoli di stato dei paesi della zona euro in difficoltà, "sono limitate". E non possono che essere tali, per ovvie ragioni. "La politica monetaria della Bce è costantemente guidata dall’obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi nell’area euro".

Tre pilastri per l'Euro

Ci sono "tre pilastri per ricostruire la credibilità dell’euro" e superare "questa situazione così difficile che stiamo attraversando. Il primo pilastro è fissare un ancoraggio che guarda al futuro, dobbiamo ridisegnare le regole fiscali e questo presuppone un accordo". Il secondo pilastro, ha proseguito Draghi, è "creare meccanismi finanziari nell’area euro. Abbiamo il Fondo salva stati, dobbiamo creare la fiducia nel suo essere operativo". Terzo pilastro è la risposta delle politiche nazionali. "Francamente - ha evidenziato - su questo le acque si stanno muovendo, stiamo raccogliendo risultati significativi, a me sembra che i paesi si stanno rimettendo in marcia. Dobbiamo essere consapevoli che quello che conta sono i risultati. Le riforme non devono riguardare soltanto le questioni di bilancio ma devono essere riforme strutturali, che guardano alla crescita e alla competitvità".

Obama è fiducioso sull'Europa

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è detto "ragionevolmente fiducioso e ottimista" sulle capacità dei leader dell'Ue di prendere "le giuste decisioni" per risolvere la crisi dell’eurozona. "Dobbiamo continuare a affrontare forti venti contrari, e quello che spira dall’Europa è il più importante: quanto accade lì, alle banche o a paesi come l’Italia, può avere un forte impatto su noi".

Napolitano: l'Italia ce la farà

"Certamente, l'Italia ce la deve fare". Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risponde ai giornalisti sulle sorti del Paese al suo arrivo all'Università La Sapienza di Roma, dove si è recato per la presentazione di un libro.  

Monti: risaneremo i conti

Intanto Mario Monti sottolinea che "la vastissima maggioranza che ha approvato il principio costituzionale del pareggio di bilancio testimonia la ferma volontà del Parlamento e di tutto il Paese nel proseguire sulla strada del risanamento strutturale della finanza pubblica". "Il presidente del Consiglio - si legge in un comunicato di palazzo Chigi - ha preso atto con soddisfazione dell’approvazione in prima lettura da parte della Camera dei Deputati del disegno di legge costituzionale sull’articolo 81 della Costituzione".

"La comune volontà dei Paesi dell’Unione e delle istituzioni comunitarie di garantire durevolmente con norme costituzionali il consolidamento delle finanze pubbliche è un elemento decisivo per il superamento dell’attuale, difficile, crisi finanziaria che attanaglia l’Europa".

 

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