Due opzioni di potenza: 220 o 230 cavalli. Abbattuti i consumi

Due opzioni di potenza: 220 o 230 cavalli. Abbattuti i consumi

St. Tropez«Oft copiert, nicht erreicht» è lo slogan scelto per introdurre la Golf Gti di settima generazione, perché in 37 anni di vita - e quasi 2 milioni di unità prodotte, sempre e soltanto a Wolfsburg - molti hanno cercato di copiarla, ma nessuno è mai riuscito a raggiungerla, e la settima serie non appare intenzionata a cedere lo scettro di benchmark della robusta nicchia cui appartiene. La capacità dei modelli Volkswagen di attraversare indenni le generazioni è proverbiale, e la nuova Gti, con quel sottile listello rosso che attraversa la griglia del frontale, riesce già a conquistare, a far capire che siamo di fronte al fenomeno che si riproduce. Questa volta designer e ingegneri hanno fatto meno fatica per realizzare il modello al top dell'auto più venduta in Europa. La versatile piattaforma trasversale Mqb, adottata per un numero sempre crescente di auto del gruppo, si presta infatti a vetture di forte temperamento e, grazie al baricentro più basso, a forme decisamente sportive nella versione a tre porte come in quella a cinque.
Per la prima volta la Golf Gti, equipaggiata del moderno 2 litri Tsi turbo a iniezione diretta della benzina, viene proposta con due diverse potenze: 220 cv (il doppio rispetto alla prima del 1976) e 230 cv per la versione Performance (cambio manuale a 6 marce per la seconda, possibilità di Dsg a 6 rapporti per la prima a 1.900 euro), motorizzazioni capaci di spingere la nuova Gti fino a 250 orari e di consumare, nel «combinato», appena 6 litri/100 km grazie alla tecnologia Vw BlueMotion. A bordo, in un abitacolo spazioso come quello della Golf VII (le misure non cambiano: 4,27 di lunghezza, 1,79 di larghezza, 1,44 di altezza) l'«effetto Gti» è immediato, trasmesso da tanti dettagli come i sedili nel classico tartan Jacky, il pomello della leva del cambio manuale a forma di pallina da Golf o la strumentazione specifica per questo modello.
Di serie, per le due Gti, ci sono il nuovo sterzo progressivo e il differenziale auto bloccante Xds+, mentre resta optional il Dcc Adaptive Chassis control che consente di scegliere tra quattro modalità di guida più la posizione Individual nella quale è possibile impostare il proprio mix delle varie funzioni. Il listino della Gti, in concessionaria a giugno, parte dai 30.100 euro della 220 cv in versione tre porte che, in Italia, continua a essere scelta da un cliente su tre; due porte in più costano 850 euro, mentre ne servono 1.

050 per passare alla Performance.

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