Salone del Mobile 2011

E c`e` gia` chi ha inventato il contro Fuorisalone

Fuori dal circuito ufficiale del fuorisalone, c'è anche chi si è creato un piccolo Salone del Mobile privato e, in qualche modo underground, visto che si svolge in un seminterrato sull'alzaia del Naviglio Pavese

E c`e` gia` chi ha inventato il contro Fuorisalone

Fuori dal circuito ufficiale del fuorisalone, c'è anche chi si è creato un piccolo Salone del Mobile privato e, in qualche modo underground, visto che si svolge in un seminterrato sull'alzaia del Naviglio Pavese. Si tratta di Span, l'esibizione di un collettivo di studenti delle scuole di design milanesi che hanno deciso di mettersi in gioco, in aperta polemica con il mondo del design “ufficiale”. “Quello che vediamo” dicono i ragazzi “è un mondo che si prende troppo sul serio e flirta un po' troppo con l'arte. Quello che noi vogliamo essere non è artisti ma progettisti”. Ma qual è la differenza tra un progettista e un designer “La differenza la fa la ricerca. Quello che cerchiamo di fare noi è di sviluppare un'idea dopo un percorso di ricerca. Quello che vediamo in giro è tanto design che è un po' fine a se stesso”. Ma non c'è solo la polemica nei confronti del design mainstream. I ragazzi di Span sono anche in polemica con le istituzioni dove studiano e si stanno formando. “Il Politecnico, come ogni università pubblica, non ci mette in contatto con le imprese, non ci dà la possibilità di metterci in discussione e di sperimentare” dice Stefania, tra gli allestitori della mostra “soprattutto, non ci dà la visibilità che sentiamo di meritare, visto che, se partecipassero all'esposizione ufficiale del Politecnico, tutta l'attenzione sarebbe finita sui professori è, in fondo, anche per questo che abbiamo creato questo spazio”. Per organizzare tutto, ci sono volute due settimane di lavoro, i soldi per affittare lo spazio e tanto cartone, per rivestire due vecchie scrivanie “Olivetti dello stabilimento di Ivrea”, ci tiene a specificare Stefania e trasformarle in uno spazio espositivo che ospita di tutto. Da vecchie videocassette trasformate in porta-DVD ad una sedia che si trasforma in divanoletto, fatta dagli scarti dei toner raccolti dalla spazzatura del politecnico di Milano.

Francesco Piccinelli Casagrande

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