Politica

E per i dipendenti stipendi d’oro

Le figure «senior» percepiscono oltre 170 mila dollari all’anno

da Roma

Centinaia di delegazioni straniere, migliaia di rappresentanti, decine di capi di Stato, centoventi ministri. Da oggi a Roma si parla di crisi alimentare, ma per molti dei presenti al vertice della Fao non sarà un problema andare a dormire a stomaco pieno. Nonostante gli endemici problemi di budget, l’Agenzia dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura è stata spesso criticata per i flussi di spesa, come dire, non direttamente connessi alla mission aziendale.
La Fao ha in organico 3.600 dipendenti, più della metà nella sua sede centrale, a Roma. Gli stipendi non sono proprio da fame, visto che assorbono gran parte delle entrate dell’Agenzia. Per intenderci un assunto «P-1» (cioè il livello più basso degli entry level professionals) guadagna un minimo netto di 34.760 dollari se è single. Se ha famiglia, anche se sua moglie lavora, la retribuzione sale a 36.849 dollari. E poi c’è il Post adjustment, la percentuale di incremento dello stipendio che dovrebbe garantire uno standard di vita equivalente indipendentemente dal luogo di lavoro, che varia da sede a sede. Per Roma il valore è pari al 77,9 per cento.
Dunque la busta paga più magra per un dipendente Fao specializzato che lavora nella Capitale è pari a 61.838 dollari, che crescono automaticamente ogni due anni. Niente male. Anche perché se il neoassunto non è italiano per i primi 30 giorni avrà diritto al Dsa, una diaria che rende meno traumatico il trasferimento. Nel 2005 il Daily substistence allowance per Roma era pari a 286 dollari al giorno, più 168,74 come contributo per l’alloggio. E in più, ogni due anni, si ha diritto a un volo andata e ritorno per la nazione d’origine insieme ai propri familiari.
Ovviamente i salari salgono, e molto, con i livelli. Un middle level P-4 con famiglia può arrivare a 157mila dollari, un senior level P-5 a 177mila, i direttori (D-1 e D-2) arrivano a superare quota 200mila dollari. Non va male ai circa 2000 dipendenti inquadrati come General staff. Un autista, di livello G-3, ha un minimo salariale, netto e in euro, di 31.370 euro. Una segretaria (G-7) avanti in carriera può arrivare alla rispettabile cifra di 73.490 euro.
Il già citato Dsa, dunque oltre 450 euro tra diaria e rimborso alloggio, spetta anche a chi viene spedito a Roma in missione da altre sedi, per esempio per prendere parte a un vertice, e a studiosi e personalità invitate dall’Agenzia.
Che pure, come si diceva, non se la passa benissimo. Per limitare i costi di organizzazione dell’appuntamento che comincia oggi (e per il quale è stato chiesto un finanziamento ad hoc) ha chiesto ai propri dipendenti di prestarsi volontariamente a svolgere altre mansioni, dando una mano alla segreteria organizzativa o al cerimoniale, senza percepire retribuzioni ulteriori. Quanto ai costi per il soggiorno delle delegazioni, quelle sono a carico dei governi.

Che, magari alle prese con fame e siccità nei confini nazionali, in trasferta non badano a spese: nel centro di Roma c’è il tutto esaurito, anche negli alberghi da 5-600 euro a notte.

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