Cultura e Spettacoli

E intanto Steven punta tutto su Mosè

da New York

Per mesi la Warner Brothers ha corteggiato il regista Steven Spielberg per portare sul grande schermo una pellicola su Mosè. E adesso il più famoso regista ebreo di Hollywood sta per firmare il contratto che trasformerà la sceneggiatura di Gods and Kings, scritta a quattro mani da Michael Green e Stuart Hazeldine, nel suo più grande capolavoro.
Secondo le prime indiscrezioni Spielberg avrebbe gia' dichiarato che la storia dell’eroe dell’Antico testamento sarà la sua più grande sfida personale: il film col quale, un giorno, vorrà essere ricordato e il suo regalo più ambito alla sua fede di ebreo. Non si tratterà quindi di un rifacimento de I dieci Comandamenti di Cecil B de Mille (1956), che aveva riscosso, negli anni Cinquanta, un successo miracoloso, guadagnando 65 milioni di dollari, qualcosa che, paragonato ad oggi, calcolando l’inflazione, equivarrebbe ad un miliardo di dollari.
I produttori alle spalle del nuovo film di Spielberg - che ha appena finito di girare Lincoln e che sta lavorando in questi giorni sul set di Robocalypse - sperano di poter mettere a punto il cast di Gods and Kings nei prossimi mesi e di iniziarne le riprese all’inizio del 2013. Tempi quasi biblici, insomma, prima di vederlo, ma già i produttori hanno ottenuto dalla Warner Brothers carta bianca per il budget di questo film che comunque non verrà girato in 3D. Spielberg si vuole infatti ispirare a Braveheart ed al suo Salvate il soldato Ryan, con grande attenzione alle battaglie epiche ed ai dettagli della storia di Mosè, dall’abbandono sul fiume all’adozione, l'infanzia presso il faraone, la fuga dall’Egitto e la solitaria vecchiaia, alla guida di un popolo che non aveva ancora raggiunto la Terra promessa.


God and Kings uscirà probabilmente a fianco di due altre pellicole a contenuto biblico: il film di Mel Gibson sul comandante israelita Giuda il Maccabeo e quello sull’infanzia di Gesù di Chris Columbus, il regista di Harry Potter.

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