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E ora pure Obama premierà le scuole in base ai risultati

WashingtonPromuovere il successo delle scuole premiando le migliori. Il presidente Barack Obama ha annunciato ieri il suo piano d’intervento per le scuole che si basa su un concetto molto semplice: chi vuole i sussidi dello Stato deve poter vantare studenti con voti eccellenti e per avere studenti meritevoli occorre assumere insegnanti eccezionali.
Il piano Obama, «Race to the Top» (gara per essere i primi), prevede 4,35 miliardi di fondi federali che attraverso un concorso verranno assegnati agli istituti che vanteranno i migliori risultati.
Sono ormai alcuni mesi che il ministro dell'Educazione, Arne Duncan, nel corso delle visite ai vari istituti spiega ai provveditori di darsi da fare per migliorare lo staff degli insegnanti e i voti degli studenti. La scuola pubblica americana è purtroppo nota per un tasso di abbandono scolastico fra i più elevati del mondo industriale.
Lo scopo del concorso «Race to the top» è soprattutto quello di liberalizzare le cosiddette «Charter schools», le scuole che ricevono fondi pubblici ma sono esentate dalle regole che si applicano alle scuole statali.
«Quello che vogliamo - ha spiegato il presidente Obama nel corso di un’intervista al Washington Post - è far capire che se una scuola non riesce a cambiare il proprio sistema, noi non useremo i nostri preziosi dollari. Il motivo è semplice: li vogliamo impiegare dove si possono creare risultati migliori. Si tratta di un incentivo, di una sfida che lanciamo a chi vuole cambiare rotta».
Nel corso dell’intervista il presidente ha poi spiegato che i risultati stagnanti ottenuti dagli studenti americani rappresentano un pericolo per il futuro economico del Paese. Con «Race to The Top» Barack Obama incontrerà gli stessi problemi e polemiche che il suo predecessore George Bush ha avuto con programma «No child left Behind» (nessun bambino viene lasciato indietro) in cui veniva chiesto alle scuole che ottenevano contributi statali di presentare a fine anno il grafico dei voti degli allievi. Obama avrà però probabilmente vita più facile di Bush perché i sindacati degli insegnanti, tradizionalmente democratici, faranno meno resistenza alle imposizioni della Casa Bianca.
I quattro punti su cui si basano le richieste dell’amministrazione Obama alle scuole sono: 1) adottare punti di riferimento internazionali; 2) assumere insegnanti e direttori didattici qualificati; 3) mettere in atto un sistema dati che permette di controllare i voti degli studenti; 4) fare dei corsi di aggiornamento per gli insegnanti delle scuole con punteggi scarsi.
In una lettera inviata ai governatori dei vari Stati il ministro dell’Educazione Duncan ha spiegato che i provveditorati agli studi che hanno ottenuto sussidi in passato e presenteranno domanda per i nuovi fondi dovranno dimostrare d’aver ottenuto dei miglioramenti. Il denaro di «Race to the Top» verrà distribuito in due fasi. Le scuole che presenteranno domanda entro l’anno e potranno dimostrare d’essere in grado di migliorare riceveranno i sussidi all’inizio del 2010. Quelle che lo faranno dopo il 31 dicembre, otterranno i soldi all’inizio dell’anno scolastico 2010-2011.
Non tutti gli Stati della federazione presenteranno domanda.

Secondo le previsioni del ministro Duncan ci saranno soltanto fra dieci e venti Stati che potranno vantare scuole interessate a diventare un modello di innovazione.

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