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E dal ring firmato Everlast una capsule da battaglia

«Un ritorno più che un rilancio, la rinconferma di tutti quei valori che da 110 anni ci mettono al centro della scena». Edoardo Bastagli, 26 anni, direttore generale di A Moda, la società toscana che produce e distribuisce da tempo svariati brand tra cui Everlast, racconta così la nuova capsule del marchio. Il nome EVERLAST T.E.N. È tutto un programma perché «ten» in inglese sta per dieci, numero-simbolo di una leggenda nata nel 1910, ma con i puntini è anche l'acronimo di «The Everlast Nation». Si tratta di 42 pezzi fatti per passare dal ring alla strada: dalla tuta di Rocky Balboa con intarsi in felpa su felpa alv varsity che poi sarebbe il tipico giubbotto da studente di college americano nello stesso raso dei calzoncini da boxeur e con decorazioni come la cintura dei pesi massimi ricamata a contrasto sul capo. In una felpa il marchio è realizzato a punto spugna, nell'altra è in raso a rilievo e poi ci sono le scritte tipo «The choice of Champions» intarsiate sul fianco. Insomma un mondo di citazioni dello sport che non per niente gli inglesi chiamano «the noble art», la nobile arte di parare i colpi della vita e degli avversari. «Se ne tira uno solo, l'ultimo diceva Cassius Clay tutto il resto è gioco di gambe e di pensiero». Il giovane manager parla di felpe fatte per durare una vita, nel cotone da 80 grammi tipico per la boxe. Dice che non stinge neanche quella nera...

DFed

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