Turismo

E lo «Slow drive» diventa un cofanetto regalo

La novità proposta da Smart Box: un'esperienza a bordo di spider d'epoca sulle sponde del Lago di Garda. Alfa, Triumph e Cinquecento per tornare a guidare per il piacere di farlo. E per scoprire angoli d'Italia che sanno unire colori, paesaggi e sapori della tradizione lombarda

INDIETRO NEL TEMPO. I cristalli liquidi rimangono nella sveglia sul comodino. I satelliti tornano ad essere affare esclusivo della Nasa e non vi ricordano di svoltare a destra ogni 50 metri. Il servosterzo è un ostacolo tra voi e l'allenamento da bicipiti ad ogni giro di volante. Non avete più veli. Siete seduti sulla strada, circondati da un'aura di benzina e da meccaniche decennali che mormorano nostalgie e cigolano autenticità. È lo Slow Drive, la filosofia di chi non ne può più di guidare per arrivare, di sfilare tra automobili asetticamente comode e inutilmente uguali. Colori, odori, sensazioni. Solo la strada e i capolavori della meccanica automobilistica del Novecento per tornare ad abbracciare con soddisfazione un volante.
L'ESPERIENZA. Spacciatore di sogni retrò e di sensazioni dimenticate è l'autonoleggio «Slow drive», a Padenghe del Garda, specializzato in auto d'epoca in grado di regalare giornate di sole tra i capelli e «doppiette» tacco-punta tra acceleratore e frizione. Maggioloni bicolore anni Settanta, mitiche Cinquecento, Alfa spider sfavillanti nel loro tradizionale e inimitabile rosso. E ancora una Triumph Spitfire del '66, elegante e perfetta nel suo inglesissimo verde, una Giulietta maestosa nel suo quasi mezzo secolo di vita, una 124 spider, una MG A roadster. Una «flotta» di oltre trenta mezzi dal fascino senza tempo che possono essere noleggiati per una giornata, un weekend o anche soltanto per qualche ora, da privati - soprattutto coppie romantiche - e per convention aziendali. Nel prezzo (listini sul sito www.slowdrive.it) compresi guanti da guida per lui e occhiali vintage per lei, nonché una cartina delle colline gardesane.
LAGO E SAPORE. Stare seduti al volante a pochi centimetri dall'asfalto è un'ottima prospettiva dalla quale conoscere e apprezzare gli angoli meno noti del Lago di Garda. Non solo il panoramico castello di Padenghe, sul Bresciano, ma anche l'entroterra mantovano e veronese, i luoghi rinascimentali di Solferino e San Martino della Battaglia, l'incantevole Borghetto sul Mincio ai piedi della rocca di Valeggio. Paesaggi collinari dolci e poco battuti dal turismo di massa che preferisce i cocktail di Desenzano e gli scorci lacustri di Peschiera e Sirmione. Strade perfette per unire i colori dei vigneti al suono di motori d'epoca. E giusto per non perdersi l'occasione di prolungare il viaggio all'indietro nel tempo, perché non fermarsi all'agriturismo Trebisonda, a Monzambano (Mantova). Un complesso sorto su un nucleo abitativo del Quattrocento, dove gli ospiti possono alloggiare in deliziosi cottage per coppie e famiglie, in cui le televisioni sono sostituite dalle fotografie dei cavalli allevati nell'azienda. Una meta all'insegna dello Slow Tourism, con atmosfera rilassata e colazioni a base di prodotti genuini e del territorio.
A PORTATA DI MANO. La vera novità di questa alternativa «lenta» alla vita rock di tutti i giorni, è legata all'opportunità di prenotare senza muoversi da casa. Già, perché anche lo Slow Tourism può stancare. A rendere tutto più facile e immediato ci ha pensato Smart Box, che ha inserito l'esperienza «Slow Drive» nel nuovo cofanetto «Motori accesi» (189,90 euro). L'azienda, leader nel settore dei cofanetti-regalo che propongono ogni tipo di esperienze, ha pensato a una soluzione per i patiti dei motori: provare una Ferrari o una Lamborghini su circuito, zigzagare su scooter d'epoca, sperimentare il 4x4. Oppure, appunto, godersi i panorami a bordo di spider meravigliose sulle sponde del Lago di Garda. Semplicemente acquistando il cofanetto, scegliendo la soluzione «Slow Drive» e prenotando via telefono grazie all'assegno-regalo.

Perché semafori, airbag e stress non ci facciano dimenticare che guidare è un piacere, come il buon cibo e il buon vino.

Commenti