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Ecco Assassin's Creed Revelations

Nuovo capitolo dell’epica e quasi millenaria lotta tra Templari e Assassini

Ecco Assassin's Creed Revelations

Sono ormai diversi anni che gli appassionati della saga “Assassin’s Creed” hanno la possibilità di poter godere la gioia di giocare un nuovo capitolo dell’epica e quasi millenaria lotta tra Templari e Assassini. E anche quest’anno Ubisoft ha messo al lavoro i suoi migliori sviluppatori per confezionare un prodotto all’altezza delle aspettative.

Il gioco prende le mosse da dove era terminato “Brotherhood”, con i tre protagonisti Altair, Desmond ed Ezio catapultati a Costantinopoli alla ricerca delle chiavi per accedere alla biblioteca di Masyaf, nel corso dell’anno 1511. Ed è sorprendente come la ricostruzione della città sia fedele e dettagliata, conservando un’invidiabile capacità d’interazione con oggetti e personaggi, molti dei quali realmente esistiti.

La tecnica di gioco, per quanto riguarda il gameplay, non offre novità di rilievo, peraltro inutili vista l’estrema bellezza e fluidità ereditate dai precedenti capitoli. Quindi ci si trova a dover completare un gran numero di missioni che hanno, al loro interno, una serie infinita di variabili e trovate a volte geniali. L’intreccio narrativo che ne consegue, pur restando entro i binari stabiliti, regala scenari stupefacenti per giocabilità e fantasiosità.

Abbiamo già detto della stupefacente ricchezza delle immagini cittadine, che unita ad una perfetta scorrevolezza di gioco può regalare momenti di genuino turismo per ammirare le bellezze di Costantinopoli nel 1511. Una nuova modalità “strategica”, giocabile ad un livello medio-alto, permetterà di sistemare le proprie truppe in modo da elaborare complicate azioni di guerriglia difensiva ed offensiva, specialmente quando la vostra notorietà sarà eccessiva. Nuove armi si aggiungono alle già tantissime in dotazione, esaltando le doti acrobatiche del vostro personaggio che potrà contare anche su diverse tipologie di bombe. Sarà inoltre possibile utilizzare più spesso l’”occhio dell’aquila”, grazie alla maggiore esperienza acquisita.

Naturalmente è stata potenziata la capacità multiplayer online, introdotta nello scorso capitolo della saga. Il ritmo del gioco è più riflessivo rispetto al gameplay, offrendo nuove abilità da aggiungere al proprio personaggio grazie ai punti-esperienza guadagnati negli scenari. Nuove mappe e due modalità inedite, il “cattura l’artefatto” e il “deathmatch” tutti contro tutti, offrono molte ore di divertimento in più.

Grafica e sonoro rimangono sempre al top, con un doppiaggio in italiano particolarmente curato. Appare invece scarsa l’intelligenza artificiale dei nemici, che porta ad alcune missioni fin troppo facili da terminare: ma forse è una strategia studiata dagli sviluppatori per permettere di confrontarsi a livelli d’esperienza più alti.

Ubisoft ha pienamente soddisfatto le aspettative degli appassionati, pur rimanendo nel solco della tradizione di un gioco ormai diventato di culto.

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