I sommergibili in missione segreta che difendono l'Italia dai jihadisti

I sommergibili in missione segreta che difendono l'Italia dai jihadisti

Sono quattro sommergibili, nascosti alla vista sotto le acque del Mar Mediterraneo. Ma attivi. Attivi in difesa dell'Italia contro il terrorismo islamico. Sono posizionati davanti alle coste libiche, come racconta La Stampa, e controllano le comuncazioni "che si scambiano singoli o gruppi terroristi o potenzialmente eversivi".

La missione è segreta e per questo La Stampa non ne rivela i dettagli. Quello che è certo è che i sommergibili rientrano nella missione Mare Sicuro con 900 militari impiegati.

"L’operazione - recita il comunicato della Marina, redatto a febbraio 2015 in pieno allarme terroristi a Sirte - prevede missioni da svolgere, a tutela degli interessi nazionali, con attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale". E così è autorizzato in qualche modo l'uso di sommergibili e sottomarini. L'obiettivo è quello di difendere i pozzi petroliferi dell'Eni e il gasdotto che collega Libia e Italia.

I sommergibili utilizzati sono gli U212. Questi sottomarini sono specializzati nella guerra elettronica.

Quella necessaria per controllare i movimenti dei terroristi in Libia.

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