Roma

Ecco gli ZZTop: i bluesman texani fedeli a se stessi

Quella piccola vecchia band che proviene dal Texas. Così si definiscono gli ZZ Top, che arrivano adesso a Roma per la prima volta: in quarant’anni di onorata carriera, mai la band aveva suonato sotto il cielo della Città Eterna.
Domani sera questi texani dal cuore blues saliranno sul palco dell’Ippodromo delle Capannelle, per l’edizione 2010 del festival «Rock In Rome», pronti a infiammare la platea con il loro rock-blues ad alto voltaggio. Con le loro lunghe barbe rossicce, Billy Gibbons e Dusty Hill sono un’icona dell’immaginario rock. Il chitarrista e il bassista, insieme al batterista Frank Beard (che a dispetto del nome è l’unico a non portare la barba, limitandosi a sfoggiare un bel paio di baffi), continuano ad alimentare il mito del gruppo formatosi nel lontano 1969.
Da allora a oggi, la formazione è sempre rimasta la stessa. Cappellaccio in testa, occhialoni neri, giacche e pantaloni in cuoio e, soprattutto, riff micidiali che risuonano in continuazione nei juke-box dei bar americani. Leggenda vuole che, a metà degli anni Ottanta, una nota azienda produttrice di rasoi abbia offerto a Gibbons e Hill un milione di dollari (a testa) semplicemente per tagliarsi le celebri barbe. I due naturalmente declinarono l’offerta, motivando la decisione con la frase «senza saremmo troppo brutti».
Era, quello, il periodo in cui erano tornati prepotentemente alla ribalta con l’album intitolato Eliminator (che conteneva, tra l’altro, il fortunato singolo Gimme all your lovin', tra i più venduti della loro intera produzione discografica).
Insieme a La Grange, a Legs, alla cover di Viva Las Vegas, Gimme all your lovin' resta uno degli episodi più interessanti di una carriera che ha permesso al trio texano di ottenere l’inclusione nella Rock’n’Roll Hall of Fame di Cleveland. In occasione della cerimonia, per introdurre la band si è scomodato addirittura Keith Richards, chitarrista dei Rolling Stones.
Se con le barbe c’è poco da fare, c’è però un modo per vedere gli ZZ Top senza occhiali scuri. La soluzione è nascosta in Ritorno al futuro, celebre trilogia cinematrografica diretta da Robert Zemeckis, con Michael J. Fox nel ruolo di Marty McFly. Nel finale del terzo episodio c’è un grande ballo di gruppo con il classico complesso country sul palco. Sono proprio Gibbons, Hill e Beard: i cappelli scendono fin quasi a coprire gli occhi, ma si riesce comunque ad avere un’idea del loro aspetto.
Dal 2003 a oggi gli ZZ Top hanno ridotto notevolmente l’attività discografica, concentrandosi prevalentemente sui concerti. Il disco di inediti più recente risale proprio a sette anni fa e si intitola Mescalero.
Più volte si è parlato dell’imminente uscita di un nuovo lavoro che per ora ancora non ha visto la luce, anche se pare che il 2010 sia davvero l’anno giusto.
Nel frattempo la band si è concessa un bel tour americano in compagnia degli Aerosmith e ha suonato alla «500 miglia» di Indianapolis di fronte a centomila fan.

Decisamente un ottimo viatico per l’atteso concerto romano.

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