Economia

Accise di tabacchi e carburanti: ​nella manovra spunta l'aumento

Bruxelles chiede una manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro per correggere i conti. E Padoan corre ad aumentare le accise

Accise di tabacchi e carburanti: ​nella manovra spunta l'aumento

All'orizzonte si profila l'ennesima stangata. Stando a una ricostruzione della Stampa, il governo vorrebbe infilare nella manovra correttiva l'aumento delle accise sui tabacchi e sui carburanti. Nei giorni scorsi il premier Paolo Gentiloni avrebbe incontrato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Palazzo Chigi proprio per mettere a punto tutte le voci che appariranno nel Def.

L'Unione europea impone e il governo corre subito ad accontentarla. I tecnici di Bruxelles hanno, infatti, chiesto a Palazzo Chigi di rientrare di 3,4 miliardi di euro entro il 10 aprile. Per correggere i conti e, quindi, evitare la procedura d'infrazione, il governo ha pensato di aumentare la pressione fiscale ritoccando all'insù le accise. Secondo la Stampa, Gentiloni sarebbe pronto ad aumentare le tasse nonostante i 37 deputati renziani abbiano messo per iscritto in un atto di indirizzo al governo che le risorse per correggere i conti pubblici devono essere trovate "unicamente" attraverso il "taglio alla spesa pubblica improduttiva" e "la lotta all'evasione fiscale".

"Non possiamo spremere ulteriormente i cittadini. Il tema di non aumentare le tasse - aveva detto lo stesso Renzi all'ultima direzione dem - è un principio di serietà nei confronti dei cittadini". Il problema è che Padoan non ha idea su come accontentare i burocrati di Bruxelles e raccimolare 3,4 miliardi di euro se non aumentare (per l'ennesima volta) le tasse. Ancora una volta, insomma, saranno gli italiani a pagare le follie dell'Unione europea e l'incapacità del governo.

Decisamente contraria all'eventuale aumento delle accise sui carburanti, la Cgia di Mestre ricorda che dal 2011 a oggi ci sono già stati sette rincari che hanno fatto impennare del 29% le accise sulla benzina e addirittura del 46% per quelle applicate sul gasolio da autotrazione. Attualmente, a causa del peso delle accise, ogni volta che si fa il pieno, il Fisco si intasca 0,728 euro ogni litro di benzina e 0,617 euro ogni litro di gasolio. "Ricordiamo che l'aumento delle accise - commenta il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - innescherebbe il meccanismo delle tasse sulle tasse. Ritoccandole all'insù, infatti, le accise andrebbero ad aumentare la base imponibile su cui si applica l'Iva.

Per le casse dello erario si tradurrebbe in un doppio vantaggio a scapito consumatori".

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