Economia

Adesso Banca Generali vuole quota 80 miliardi. E cresce in Svizzera

Acquisita Valeur, l'ad Mossa: «Il nostro business è solido». Scatta il titolo: +4,2%

Adesso Banca Generali vuole quota 80 miliardi. E cresce in Svizzera

Dal nostro inviato a Londra

Banca Generali alza l'asticella su crescita e dividendo con un target di 80 miliardi di masse gestite da conquistare in tre anni. Per raggiungere l'obiettivo, la controllata del Leone di Trieste ha formalizzato l'acquisto per 9,55 milioni di euro del 90,1% di Valeur Fiduciaria, boutique finanziaria costituita nel 2009 a Lugano da gestori indipendenti che gestisce masse pari a 1.326 milioni di franchi svizzeri. L'istituto ha anche la possibilità di acquistare il restante 9,9% di Valeur nei prossimi 5 anni. Sviluppo per linee esterne che ha avuto un'accelerazione in questo finale d'anno: a ottobre Banca Generali aveva rilevato l'italiana Nextam Partners.

Le linee d'azione sono state svelate ieri a Londra dall'ad, Gian Maria Mossa, durante l'Investor day sul nuovo piano industriale 2019-2021 che segue quello tenuto due settimane fa a Milano dalla capogruppo Generali. E Piazza Affari benedice il nuovo piano: il titolo Banca Generali ha archiviato la seduta, mettendo a segno un rialzo del 4,16% a 20,30 euro.

La strategia di Mossa, si muove lungo tre direttrici: aumento delle quote di mercato, sostenibilità e remunerazione degli azionisti. Le previsioni indicano per il prossimo triennio un flusso cumulato di raccolta netta superiore ai 14,5 miliardi di cui 12,6-14,4 miliardi riferiti all'attuale perimetro e 2,1-3,4 miliardi alla raccolta netta delle nuove attività in Svizzera. Le masse gestite e amministrate per conto della clientela a fine 2021 sono stimate tra i 76 e gli 80 miliardi con una crescita del 30% rispetto agli attuali 58,5 miliardi. Banca Generali conferma poi un pay-out al 70-80% degli utili fissando anche un livello minimo per il dividendo annuale: non deve risultare inferiore a quanto distribuito nel 2018 a valere sui risultati dell'esercizio 2017 e pari a 1,25 per azione.

«Veniamo da un decennio di forte liquidità nel sistema finanziario e abbiamo davanti a noi una serie di incognite legate alle prospettive economiche e monetarie che ci hanno spinto a riflettere sulle migliori opportunità per una crescita sostenibile ben definita e bilanciata nel tempo», ha sottolineato Mossa agli operatori della City. «Crediamo fortemente nella validità del nostro modello di business, centrato sulla figura del consulente private per la protezione dei patrimoni, che andiamo a rafforzare grazie all'arricchimento delle soluzioni di investimento e a nuovi servizi di wealth management», ha aggiunto l'ad ricordando l'alleanza siglata alcuni mesi fa con Saxo Bank nel wealth management digitale che ha creato la piattaforma di trading BG Saxo, sia per la clientela retail, sia per quella corporate.

Il lancio dell'attività è in attesa del rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte di Bankitalia e Consob e vedrà una fase pilota prima del lancio ufficiale stimato per il primo trimestre 2019.

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