Donald Trump

Agenzie di rating contro Trump: Standard Ethics declassa gli Usa

Standard Ethics abbassa il rating degli Stati Uniti dopo la firma dell'ordine esecutivo che sospende l'ingresso negli Usa per i cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana e dopo le dichiarazioni di Trump sulla tortura

Agenzie di rating contro Trump: Standard Ethics declassa gli Usa

Dopo la firma, venerdì, dell’ordine esecutivo che blocca per 120 giorni l’ingresso negli Usa ai rifugiati e che sospende per 90 giorni l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di Siria, Libia, Iran, Irak, Somalia, Sudan, e Yemen, a bocciare l’operato del nuovo presidente americano, Donald Trump, ci si mettono anche le agenzie di rating.

Standard Ethics, agenzia indipendente che si occupa di rating in materia di sostenibilità, responsabilità sociale e buona governance, ha infatti ridotto il rating degli Stati Uniti, da EEE- a EE+, con outlook negativo. Secondo quanto riferisce una nota diffusa dall’agenzia, infatti, la decisione è dovuta alle nuove misure messe in atto dal presidente degli Stati Uniti. "La rinuncia a trattati internazionali (o impegni internazionali) per la libera circolazione delle persone e delle merci e la riduzione delle emissioni, rappresenta un elemento controverso nelle relazioni internazionali ed un elemento ostativo al mantenimento di uno Standard Ethics rating d'eccellenza".

Ad influire sul giudizio negativo formulato dall’agenzia, sono anche le dichiarazioni di Trump sulla tortura. Qualche giorno fa, infatti, il presidente americano, dopo il colloquio con la premier britannica Theresa May alla Casa Bianca, aveva ribadito di credere nell’efficacia, in certi casi, della tortura con il metodo del waterboarding, pur lasciando l’ultima parola, riguardo le decisioni da prendere in merito, al Pentagono e quindi al segretario alla Difesa, James Mattis, che si è invece dichiarato contrario a metodi questo tipo. "Qualsiasi dichiarazione o azione che possa promuovere o tollerare la tortura è un elemento gravemente negativo oltre che essere in contrasto a numerosi trattati internazionali ed alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948 promossa e firmata, tra gli altri, dagli Stati Uniti d'America", continua Standard Ethics nella nota.

“L’outlook degli Usa rimane quindi negativo”, conclude l’agenzia che si occupa di sostenibilità in base ai principi standard di sostenibilità e governance provenienti dall’Unione Europea, dall’OCSE e dalle Nazioni Unite.

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