Economia

Alitalia, via 8 voli e mille esuberi di personale

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Messaggero potrebbe essere una della prima azioni della nuova governance

Alitalia, via 8 voli e mille esuberi di personale

Il 31 maggio prossimo è vicino e per quel giorno Alitalia dovrà essere "appetibile" per il mercato e per i partner della NewCo che dovrebbe acquisire la compagnia di bandiera italiana.

E così la prima cosa da fare è quella di snellire l'azienda e così il nuovo Dg del vettore aereo Gianluca Zeni, arrivato alla guida della compagnia da nemmeno due settimane, potrebbe partire da una riorganizzazione della flotta, con un taglio di 8 aereomobili che, contestualmente, porterebbe al taglio di dicrca 1000 dipendenti tra servizi di terra e di volo. Questa indiscrezione, riportata da Il Messagero, potrebbe essere il primo step nella ristrutturazione di Alitalia, le cui condizioni finanziarie continuano ad essere difficilissime.

Nel 2019 i milioni persi dalla compagnia sono stati 600 milioni, una cifra che sicuramente avrà inciso sulla decisione di numerosi potenziali partner di tirarsi indietro dalla prima cordata di acquisizione dell'azienda. Così, per iniziare a dare una sforbiciata alla spesa il top management avrebbe messo in campo questa ipotesi, anche a causa dei nuovi paletti imposti dal governo che ha previsto che compagnia rimborsi entro 6 mesi il prestito ponte da 400 milioni che le è stato appena concesso. La speranze è che con il Milleproroghe l'esecutivo Conte aggiusti il tiro e modifiche questo articolo della manovra e, magari, reinserisca i finanziamenti per il fondo di solidarietà che sono necessari ad Alitalia per gli ammortizzatori sociali dei dipendenti del vettore aereo.

Pronte le reazioni dei sindacati, a partire dal Fit Cisl, che con il suo Segretario Salvatore Pellecchia afferma che "periodicamente si vocifera di nuovi tagli al personale di Alitalia, ma la Fit-Cisl si attiene ai fatti: il primo è che negli ultimi anni queste riduzioni sono già state fatte e non hanno portato al rilancio atteso; il secondo è che come sindacati siamo fermi allo scorso 17 dicembre, quando il Ministro Patuanelli ha ripetuto ancora una volta che non è la parte del personale che rende eccessivi i costi perché non è lì che si annidano gli sprechi". Poi, il sindacalista ribadisce: "Sia chiaro che una ulteriore riduzione dei lavoratori fine a se stessa è impraticabile e dannosa così come un eventuale ridimensionamento della flotta. Meno aerei e meno personale vuol dire meno voli e meno biglietti emessi quindi meno entrate. Non è così che si fa il rilancio di Alitalia".

Eppure l'ipotesi dei tagli dei voli con i conseguenti esuberi di personale potrebbe essere una possibilità tutt'altro che remota, soprattutto se si ricorda che la Delta Airlines, (uno dei partner storici della prima cordata della NewCo guidata da Ferrovie dello Stato che avrebbe dovuto acquisire il vettore aereo) poco prima che saltasse l'ultimo tentativo aveva stilato una bozza di piano industriale 2020-2023 con un previsionale di esuberi di 2800 unità, oltre alla riduzione delle tratte di lungo raggio per indirizzare parte della flotta sui voli continentali.

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