Economia

Alitalia dimezza il rosso. Ma Gubitosi avverte: "Governo, fate presto"

Nel trimestre perdita operativa a 117 milioni Il commissario: «Consumiamo carburante»

Alitalia dimezza il rosso. Ma Gubitosi avverte: "Governo, fate presto"

I commissari straordinari di Alitalia Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari sono stati ascoltati ieri dalla Commissione speciale del Senato; era il primo incontro parlamentare dopo le elezioni, e si è rivelato un vero appello. «Qualunque cosa vorrà fare il nuovo governo, e sono scelte politiche di competenza del governo e del ministro, è importante che lo facciano presto ha detto Luigi Gubitosi rivolgendosi ai senatori - perché nel tempo il carburante si consuma, proviamo a consumarne poco ma si consuma».

Carburante in questo caso significa risorse: la compagnia, il cui andamento è migliorato, continua a perdere tra 1 e 2 milioni al giorno. Al carburante in senso specifico Gubitosi si è riferito ricordando che il prezzo è in aumento ma che nel primo trimestre i conti non ne hanno risentito; se tuttavia la tendenza si confermerà, le conseguenze si avvertiranno. Quanto ai conti, l'ebitda di Alitalia nel primo trimestre si è attestato a -117 milioni rispetto a -228 milioni dello stesso periodo 2017. Il dato delle perdite operative è depurato dei ricavi e dei costi non ricorrenti. I ricavi totali sono in crescita di oltre il 4%, di cui i ricavi passeggeri +6%, passando da 572 milioni di marzo 2017 ai 597 milioni attuali. Quanto al confronto dei periodi maggio-dicembre 2017 rispetto al 2016 (l'incarico ai commissari è datato 2 maggio 2017), c'è stata una «tenuta dei ricavi nonostante le forti turbolenze»: 2.102 milioni rispetto a 2.106; l'ebitda è invece migliorato a -24 milioni da -190 milioni. La cassa disponibile è di 759 milioni rispetto agli 83 milioni di maggio 2017; dalla cifra sono esclusi 145 milioni del deposito cauzionale presso la Iata. Dall'avvio della gestione commissariale Alitalia ha ricevuto un prestito ponte di 900 milioni.

Ma è politico il tema più delicato. Quale sarà la nuova Alitalia «dipende da voi», ha detto Gubitosi appellandosi ai senatori. «Tra i poteri dei commissari non c'è l'indirizzo politico. Non possiamo fare il lavoro del governo. Se ci chiederanno un'opinione - ha concluso - la daremo».

Durante l'audizione il presidente Enac, Vito Riggio, ha detto che per aprire una nuova Alitalia «in questo momento ci vuole un miliardo fresco più il rimborso dei 900 milioni: quindi 1,9 miliardi». «Se domani qualcuno comprasse Alitalia dovrebbe restituire i soldi prestati dallo Stato; questo ha osservato - è un problema serio se si dovesse costruire un meccanismo di rilancio privato-pubblico». «Tutto si può trovare però bisogna sapere di quale entità si sta parlando». Di altro avviso Andrea Giuricin, che insegna Econmia dei trasporti all'università Biccocca di Milano: «Per rilanciare una compagnia che presidia solo il 15% del mercato occorre almeno un miliardo all'anno per 3-5 anni»

Secondo Riggio il perdurare della crisi Alitalia potrebbe avere «effetti dirompenti» sull'aeroporto di Fiumicino, dove la compagnia ha una «rilevante presenza», che è del 47% in termini di traffico, del 29% sui ricavi.

«Se la crisi non venisse risolta, il venir meno di una presenza forte determinerebbe grandi difficoltà» sul principale scalo italiano.

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