Economia

Alitalia-Etihad, l'Ue frena l'attacco della Lufthansa: "Non sono aiuti di Stato"

Lupi denuncia: "I tedeschi speravano nel fallimento di Alitalia per dividersi le spoglie del nostro mercato"

Alitalia-Etihad, l'Ue frena l'attacco della Lufthansa: "Non sono aiuti di Stato"

La Commissione europea non reagisce ancora ufficialmente alla polemica sollevata da Lufthansa sulla possibile alleanza tra Alitalia e Etihad ma lascia trapelare che la richiesta della compagnia tedesca di bloccare l'operazione per presunti aiuti di stato illegali non rientra nelle competenze dell'Antitrust Ue. Tuttavia, un funzionario della Commissione, che preferisce restare anonimo, rispedisce al mittente le richieste della compagnia tedesca: "La base legale per il controllo della validità degli aiuti di stato esercitato dalla Commissione si riferisce esclusivamente agli aiuti dati da uno stato membro Ue".

"Qualunque fosse il loro obiettivo, è stata una reazione spropositata - commenta il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi alla Stampa - la verità è che i tedeschi speravano nel fallimento di Alitalia, di dividersi le spoglie del nostro mercato, trasformando i nostri aeroporti in piccoli scali per alimentare il traffico su Francoforte e Monaco". Per il momento, alla Commissione Ue, si trincerano tutti dietro ai "no comment". Eppure la critica (infondata) di Lufthansa ad Alitalia ed Etihad ha creato non pochi malumori. Fonti europee si sono infatti affrettate a far notare che l'articolo 107 del Trattato, che è la base del controllo sugli aiuti di Stato da parte della Commissione, parla di "aiuti di Stato da parte di uno Stato membro della Ue", quindi non Paesi terzi. L'antitrust europeo, infatti, non ha alcun potere per bloccare eventuali sussidi illegali garantiti da paesi extra Ue. Qualora dovesse andare in porto, l'operazione sarebbe invece probabilmente soggetta ad un'analisi da parte del dipartimento della Commissione che si occupa di fusioni aziendali. A Bruxelles Alitalia è d'altra parte sotto analisi per il possibile aiuto di stato determinato dalla partecipazione di Poste Italiane all'aumento di capitale della compagnia di bandiera. "La Commissione - ha spiegato il portavoce Ue alla concorrenza, Antoine Colombani - continua a esaminare l'aumento di capitale di Alitalia e sta seguendo gli sviluppi della vicenda con attenzione".

Stando alla ricostruzione di Repubblica, l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio avrebbe incassato 165 dei 200 milioni dell'aumento di capitale arrivatigli da Intesa Sanpaolo, Unicredit, Popolare di Sondrio e Mps. Sul fronte cassa integrazione, il provvedimento riguarderà 1.900 persone di cui 1.300 unità del personale di terra, più altri 600 addetti del personale di volo. C'è però una buona notizia: i voli con Etihad dovrebbero costare meno.

Sfruttando le agevolazioni fiscali degli Emirati, infatti, in generale si assisterà a un calo dei prezzi sulle tratte internazionali, senza contare l'abbassamento delle tariffe Enav.

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