Economia

Alitalia-Etihad, obiettivo i turisti top

Alitalia-Etihad, obiettivo i turisti top

A pochi giorni dall'assemblea che darà forma alla New Alitalia, l'ex compagnia di bandiera convolata a nozze con gli arabi di Etihad inizia la sua terza «vita» triplicando i voli diretti da Milano Malpensa e da Venezia verso Abu Dhabi. Il nuovo corso prenderà il via dal 29 marzo quando la compagnia arriverà a offrire 42 voli andata-ritorno tra Italia e Abu Dhabi. Una mossa che ha una doppia valenza industriale e che fa dell'intesa nei cieli arabi un vero matrimonio d'interesse. Etihad, grazie alla presenza in Italia, potrà svilupparsi a livello globale, in direzione di mercati strategici come quello Usa. E l'Italia, oltre a salvare la compagnia aerea, aprirà con maggior forza il proprio mercato a investitori arabi. Un percorso già iniziato dal Fondo strategico italiano che, a fine 2013, ha stretto un'alleanza con il fondo sovrano del Kuwait, Kia, per una società in comune da 2 miliardi che custodirà le partecipazioni del Fondo stesso in svariate società (Ansaldo Energia, Metroweb, Hera, Kedrion).

Altre operazioni, poi, potrebbero essere messe in cantiere, sulle infrastrutture turistiche come l'immobiliare alberghiero. «Da oggi riprendiamo il nostro percorso di crescita e di sviluppo internazionale - ha commentato l'ad Gabriele Del Torchio - verso Abu Dhabi e, da lì, verso le numerose destinazioni del Sud-Est del mondo. I collegamenti tra noi e gli Emirati arabi non sono mai stati così forti». I nuovi voli serviranno anche a portare tanti passeggeri top nel Nord Italia in occasione di Expo 2015, «che l'anno prossimo - spiega l'ad - farà di Milano il centro nevralgico del mondo e per la quale Alitalia ed Etihad Airways sono state nominate Official Global Airline Carriers».

In parallelo, mentre si programma il futuro commerciale della New Alitalia, c'è attesa per l'assemblea del 26 novembre quando la «old company» rinnoverà il consiglio. A stretto giro, questione di giorni, sarà poi convocata l'assemblea straordinaria della «newco» e i rispettivi organi: l'ad Silvano Cassano, il presidente Luca Cordero di Montezemolo e il vicepresidente James Hogan.

Per Montezemolo si andrebbe profilando un doppio ruolo in entrambi i consigli.

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