Economia

Ance: i costruttori presentano ai politici il loro manifesto preelettorale

Nei prossimi giorni un incontro all'Ance per consegnare il documento ai candidati premier Mario Monti, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani e agli altri leader politici che chiedono oggi il voto ai costruttori edili

Ai politici i costruttori chiedono urgentemente 8 provvedimenti: revisione del'Imu, investimenti mirati, riduzione del costo del lavoro, pagamento delle imprese, riattivazione del circuito del credito, nuovo patto di stabilità, apertura del mercato e più semplificazioni.
«Dall'emergenza allo sviluppo» si chiama il manifesto preelettorale dell'Ance, che sarà illustrato e consegnato ai candidati premier Mario Monti, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani e agli altri leader politici che chiedono oggi il voto ai costruttori e hanno accettato di partecipare a un incontro con i vertici dell'Ance nei prossimi giorni.
Il documento contiene gli interventi e le proposte necessari per uscire dal declino e i rappresentanti delle principali forze politiche in campo dovranno pronunciarsi esplicitamente su ogni punto.
Sarà il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, a illustrare il manifesto preelettorale che contiene i punti fondamentali e descrive anche le strategie per il futuro, a incominciare dal Piano città, con un programma di investimenti per la rigenerazione urbana e la messa in sicurezza degli edifici.
Le proposte dei costruttori per la prossima legislatura riguardano i modi per affrontare l'emergenza e riavviare la crescita.
Innanzitutto, per l'Ance, bisogna «invertire la rotta», con misure per «cambiare le drammatiche tendenze in atto e creare le condizioni perché il settore delle costruzioni torni ad essere volano di sviluppo, esprimendo le potenzialità positive di un'industria le cui opere incidono profondamente sulla qualità di vita e sulla competitività».
Per l'emergenza occupazione, le cose da fare subito per i costruttori sono: produrre lavoro; ridurre il costo del lavoro; prevedere nuove procedure concorsuali ; aiutare la prosecuzione dell'impresa con difficoltà patrimoniali;individuare criteri semplici ma efficaci per l'accesso alla professione degli operatori e imprese delle costruzioni.
Per il capitolo pagamenti delle imprese: definire un piano effettivo di smaltimento dei debiti pregressi della PA per lavori eseguiti; applicare la direttiva Ue sui ritardati pagamenti per i nuovi contratti anche ai lavori pubblici; ampliare il ricorso all'istituto della permuta di immobili come modalità di pagamento del corrispettivo da parte dell'amministrazione.
Per il capitolo Patto di stabilità: introdurre nelle regole del Patto di stabilità interno una golden rule che salvaguardi la componente di investimento nei bilanci delle amministrazioni pubbliche interessate; mettere in sicurezza il territorio per salvaguardare i cittadini con un piano sul dissesto idrogeologico; risolvere il nodo delle risorse, sia dal punto di vista degli stanziamenti che della spesa effettiva.
Per il credito: attivare strumenti e controlli che ristabiliscano regole e comportamenti per un'interazione positiva tra imprese e banche ; riattivare il circuito del credito per consentire alle famiglie di accedere, nuovamente, al mercato dei mutui per l'acquisto di abitazioni; istituire un fondo di garanzia dello Stato per le fasce deboli della popolazione, per consentire l'acquisto della prima casa.
Allarme fisco: correggere l'Imu. «L'imposta va ridimensionata, rivista e riformulata, anche con l'obiettivo di dare una risposta all'emergenza abitativa». Tre le mosse immediate: agire sulle rendite catastali; favorire gli affitti, con un'aliquota agevolata ;destinare una parte del gettito Imu (almeno 1,5 mld di euro) all'acquisto da parte dei comuni di interi immobili da destinare alla locazione delle fasce deboli. E poi: bloccare gli aumenti dell'Iva sulla casa; eliminare l'Iva dalla responsabilità solidale.
Mercato e concorrenza: dare attuazione alla norma sulla suddivisione in lotti, introdotta dal Decreto "Salva Italia"; limitare il fenomeno dei lavori "in house"; rivedere la norma sul "caro materiali"; eliminare l'Istituto della responsabilità solidale, contributiva e retributiva.


Pubblica amministrazione: proseguire nel percorso di riforma , semplificazione e razionalizzazione del sistema.

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