Economia

Anche Starbucks "sale" in politica. Contro il fiscal cliff

Le tazze di caffè dei negozi di Washington riporteranno uno slogan per sensibilizzare il Palazzo sui rischi dell'aumento delle tasse per l'economia

Anche Starbucks "sale" in politica. Contro il fiscal cliff

Anche Starbucks scende (o sale?) in politica. Gli Stati Uniti fanno i conti con una prospettiva poco allegra, che si riassume più o meno in "più tasse e tagli alla spesa pubblica" e che da quelle parti si chiama fiscal cliff (letteralmente "precipizio fiscale"), e la catena di caffè più celebre del mondo si attiva. Questa settimana Starbucks lancerà una campagna politica a Washington per attirare l'attenzione dei membri del Congresso e del Senato che non sono riusciti a evitare il fiscal cliff.

Il Ceo della società, Howard Schultz, ha chiesto in una lettera agli impiegati dei circa 120 negozi della zona della capitale Usa di scrivere "Come Together" sulle tazze di caffè servite ai clienti tra giovedì e venerdì, giorni cruciali per la trattativa sulle nuove misure. "Invece di essere spettatori - scrive Schultz -, voi e i vostri clienti avete l'opportunità, e io credo che tutti abbiamo la responsabilità, di mandare alle persone che abbiamo eletto un messaggio rispettoso ma forte: è urgente che trovino tutti insieme una soluzione". La scorsa settimana Obama e il Congresso non sono riusciti a raggiungere un accordo sul piano di aumento generale delle tasse e taglio delle spese governative che dovrebbe partire a breve. Un nuovo incontro è fissato per giovedì. Secondo Schultz, il mancato intervento per fronteggiare il fiscal cliff ha creato grande incertezza tra i consumatori e nel mondo degli affari, rischiando di danneggiare l'economia: "Un rischio che avrà un effetto disastroso sul resto del mondo".

Anche l'Ufficio Budget del Congresso teme che il fiscal cliff possa portare a una nuova recessione e non mancano le preoccupazioni per le ripercussioni sull'economia globale. Starbucks comprerà pagine pubblicitarie sul Washington Post e sul New York Times e inserzioni televisive per la sua campagna "Come Together". E «se i colloqui non faranno progressi - avverte Schultz - faremo molto di più». Il Ceo ha citato espressamente il gruppo "Fix the Debt", che sta facendo lobby contro il fiscal cliff. Molti manager di alto livello sostengono il gruppo, che però è stato criticato dalla sinistra perché sopravvaluterebbe i rischi delle misure fiscali.

I camerieri delle caffetterie non saranno comunque obbligati a scrivere lo slogan sulle tazze di caffè e sui bicchieri di carta, l'adesione all'iniziativa è facoltativa.

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