Economia

Authority e governo aiutano Italo

Interventi in vista per aumentare la concorrenza. Ntv chiede regole certe e ottiene una prima apertura

Authority e governo aiutano Italo

L'esplosione della crisi di Ntv, che rischia addirittura il fallimento, ha avuto il merito di richiamare l'attenzione sul trasporto ferroviario, sui suoi assetti, sul suo futuro. Ieri Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, e Andrea Camanzi, presidente dell'Autorità dei trasporti, hanno espresso il loro pensiero. Lupi ha affermato che «sulla liberalizzazione non possiamo retrocedere nemmeno di un passo», e ha ribadito la volontà del governo di procedere con la privatizzazione («non tutto, non la rete») di Fs-Trenitalia. Camanzi ha annunciato «a breve» (si pensa entro ottobre) decisioni in base alle quali «qualcosa sicuramente cambierà». L'Autorità è chiamata a dettare le regole nel settore; la sua operatività risale solo al 17 gennaio scorso, in ritardo rispetto a ogni previsione, e Camanzi vuole agire.

Il presidente di Ntv, Antonello Perricone, si era appellato all'Authority per ottenere regole «chiare e certe», a partire dal calcolo dei pedaggi. E riferendosi ai rapporti con Fs, ha lamentato «scorrettezze e angherie». Molto ruota attorno al ruolo di Camanzi, secondo cui, «dalle evidenze» raccolte, Ntv-Italo sembra «avere delle ragioni». L'Authority ha promesso di varare a breve un sistema di regole su due livelli: il primo riguarda le attività a disposizione del pubblico e cioè biglietterie, orari, segnalazioni e informazioni, reclami; il secondo, di carattere industriale. Camanzi accoglie dunque l'appello di Perricone e afferma che Sull'Alta velocità «abbiamo aperto un procedimento specifico» e «ci apprestiamo ad adottare misure per garantire» la concorrenza. «Interverremo sulle modalità di calcolo del pedaggio» e «sulle condizioni di accesso al binario, sistemi di biglietteria, informazioni, perché chiunque operi in concorrenza deve avere possibilità di comunicare. Senz'altro un punto a favore del concorrente di Trenitalia che nel tempo ha denunciato vari «dispetti» da parte del gruppo concorrente, e che contesta l'entità dei costi richiesti per i binari; costi che vanno pagati a Rfi, società del gruppo concorrente. Oggi le regole non fanno parte di un quadro d'insieme, e si sono prevalentemente concretizzate in un pragmatico sistema di contestazioni e accordi tra litiganti.

Su un altro piano è invece intervenuto Lupi: «Ho chiesto all'Autorità di dare segnali concreti su come la liberalizzazione potrà continuare a funzionare. Mi aspetto che si pronunci rapidamente»; e ha ricordato come la liberalizzazione del trasporto ferroviario in Italia sia stata un esempio in Europa di come essa faccia bene ai cittadini, ma anche alle Fs. La liberalizzazione, in Italia, riguarda anche il trasporto merci e il trasporto regionale: attualmente sono in corso le procedure di gara per l'assegnazione del trasporto regionale in Emilia Romagna, e a ottobre saranno aperte le offerte. Altro tema è la privatizzazione. Per ora non sono stati precisati i contorni delle attività da privatizzare. «È uno degli obiettivi del nuovo cda. Nelle prossime settimane - ha precisato Lupi - avremo un incontro operativo». L'azionista, il ministero dell'Economia, ha incaricato il presidente delle Fs, Marcello Messori, di elaborare una proposta per la quotazione in Borsa. Per ora è tutto allo studio, ma il pensiero delle Fs finora è stato quello di quotare una porzione della holding, per non intaccare l'unitarietà del gruppo e difendersi dalle lobby che vorrebbero un suo spezzettamento.

In casa Ntv, intanto, si sta lavorando al piano industriale per mettere in sicurezza la società; l'intenzione sarebbe quella di ridurre accoglienza e personale di servizio, ma facendo ugualmente in modo di aumentare l'offerta di treni. Il tutto sarà accompagnato dalla ristrutturazione del debito e da un aumento di capitale.

A questo proposito, va segnalata un'osservazione (provocatoria) di Nicola Settimo, segretario generale della Uil Trasporti: «Siamo felici della liquidazione ottenuta da Luca di Montezemolo alla sua uscita dalla Ferrari perché così egli potrà disporre della liquidità necessaria per la ricapitalizzazione di Ntv».

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