Economia

Auto, Pasqua e ponti amari: -4,6%

Giù anche Fca (-4%), altro stop in Usa (-7%). Nuovo capo in Abarth

Pierluigi Bonora

Brusco stop per la striscia positiva delle immatricolazioni di auto in Italia: -4,6% in aprile, dopo il +12% registrato nel primo trimestre. La frenata (non succedeva dal maggio 2014) non sembra però preoccupare gli addetti ai lavori: il quadrimestre ha sempre il segno positivo: +8%. Per Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor) a incidere sono stati feste e ponti di aprile. «Le vendite - aggiunge - restano sostenute da aggressive iniziative di marketing, novità e domanda delle flotte. Cresce anche il noleggio a lungo termine da parte dei privati». E Michele Crisci, neopresidente di Unrae: «Nonostante l'effetto calendario, il mercato mantiene la propria effervescenza nelle vendite alle società (+24,8%), mentre iniziano a flettere gli acquisti dei privati (-17,1% in aprile)». Contraccolpo anche per Fca (-4% in aprile). Da gennaio il gruppo è cresciuto del 9,6% (29,5% di quota). Bene Alfa Romeo (+46,6%) grazie a Stelvio e Giulia, mentre Fiat Tipo segna 5.200 registrazioni nel mese.

Ma Fca chiude un altro mese nero negli Usa (-7%), dato che ha condizionato il titolo a Milano: -4,2%. Novità nel management: Mario Alvisi, già a capo del marketing del prodotto di Alfa, è il nuovo dg Emea di Abarth. Subentra a Paolo Gagliardo che lascia l'azienda. Domani, intanto, Ferrari comunicherà i dati trimestrali. Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime: ricavi intorno a 765 milioni (+13%), Ebitda sui 215 milioni (+29,5%), utile netto di oltre 100 milioni (+30%). «Tali numeri - così Roberto Russo (Assiteca Sim) - confermerebbero il costante miglioramento della redditività nel rispetto della regola aurea che impone di programmare l'incremento delle unità vendute, senza pregiudicare il privilegio riservato a pochi di avere una Ferrari.

Il prezzo del titolo (ieri a 69,30 euro, +0,36%) è da ritenersi congruo: la valutazione va infatti parametrata a multipli tipici del settore del lusso piuttosto che dell'auto».

Commenti