Economia

Babbo Natale da 5mila euro per i dipendenti di Ferrari

Marchionne concede il «premio quotazione» ai lavoratori del Cavallino. E quest'anno Fca vede 10,8 miliardi di investimenti. Il nodo della tassazione in Lussemburgo

In fatto di generosità (e pacco dono cash di Babbo Natale), Sergio Marchionne batte Luca Cordero di Montezemolo. Il duello a distanza tra il presidente di Ferrari e l'ex numero uno, ora alla cloche di Alitalia, si misura ora anche sull'entità del bonus natalizio ai dipendenti del Cavallino.Non che il premio erogato da Montezemolo fosse, per i suoi lavoratori, poca cosa, anzi (tre mensilità, che per un operaio poteva voler dire anche fino a 4.500 euro), ma il «Gesù Bambino» di Marchionne, che arriverà con il fiocco rosso della quotazione di Ferrari a New York e tra poco anche a Milano, ammonta a 5mila euro tondi tondi. Ovviamente in entrambi i casi si ragiona sul lordo. A dare la bella notizia è stato lo stesso presidente nel corso dell'incontro di fine anno che si è svolto, lo scorso 2 dicembre, a Maranello. In tutto il 2015, i dipendenti di Ferrari hanno ricevuto 2.355 euro lordi, come saldo del premio di produzione del 2014, oltre a due acconti da 1.000 euro lordi ciascuno, in giugno e ottobre, a fronte del piano di produzione che verrà saldato nell'aprile del 2016. Sommati all'ultimo bonus natalizio, l'ammontare totale delle gratifiche per il 2015 è pari a 9.355 euro lordi nel singolo stipendio degli addetti della Casa automobilistica che, di fatto, ha tagliato il cordone con Fca, per entrare nella galassia Agnelli-Exor, guidata da John Elkann, e quotarsi, il 4 gennaio, anche a Piazza Affari. Strenna natalizia, ovviamente più che gradita, a parte (Marchionne l'aveva già prevista nei mesi scorsi e non si tratta di una risposta alle nuove frecciatine di Montezemolo: «Ferrari è il bancomat di Fca»), sembra che l'ad Amedeo Felisa, figura tecnica chiave all'interno dell'azienda, sia destinato a restare al suo posto ancora per qualche mese, nonostante abbia raggiunto l'età della pensione e le voci ricorrenti di una sua prossima uscita da Maranello.Intanto, fatto salvo la necessità di rimodulare gli investimenti nel 2016 a causa soprattutto della frenata cinese, con il conseguente slittamento di alcuni lanci per il marchio Alfa Romeo, Fca stima le risorse di quest'anno (inclusi ricerca e sviluppo) a 10,8 miliardi di euro, rispetto a 9,5 miliardi nel 2014. Il picco degli investimenti, come ricordato a Londra in una presentazione organizzata da Goldman Sachs, si avrà nel 2017.Il governo del Lussemburgo, infine, ha deciso di «fare ricorso sulla decisione della Commissione Ue a proposito di Fiat», e cioè riguardo al trattamento fiscale favorevole di cui avrebbe goduto il gruppo nel Granducato (i cosiddetti tax ruling). È quanto fa sapere il ministero delle Finanze lussemburghese. L'obiettivo, si legge in un comunicato, è «ottenere chiarezza giuridica e prevedibilità quanto alla pratica degli accordi fiscali». Il caso riguardava la filiale lussemburghese del Lingotto. «La grande maggioranza degli Stati Ue - si legge nella nota - ricorre ad accordi fiscali per dare ai contribuenti una sicurezza giuridica.

Nella sua decisione, la Commissione ha fatto ricorso a criteri inediti per stabilire i presunti aiuti di Stato, mettendo così in dubbio il principio della sicurezza giuridica».

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