Economia

Bankitalia vede nero e taglia al ribasso le stime del Pil 2015

Dati negativi anche per quanto riguarda l'occupazione

Bankitalia vede nero e taglia al ribasso le stime del Pil 2015

Bankitalia vede nero e taglia le stime di crescita del Pil per quest’anno. Le previsioni sono riviste al ribasso e passano dall’1,3% di luglio scorso allo 0,4%. "Le nostre proiezioni prefigurano per l’economia italiana una crescita modesta quest’anno, più sostenuta il prossimo - si legge nel Bollettino - nello scenario centrale risulterebbe attorno allo 0,4%. L’anno prossimo, la crescita sarà invece più sostenuta e cioè dell’1,2%". Per via Nazionale comunque "resta ampia l’incertezza attorno a questi valori. Sarà cruciale l’intensità della ripresa della spesa per investimenti; un rapido miglioramento delle prospettive di domanda e delle condizioni finanziarie potrebbe accrescerla, nonostante l’elevato grado di capacità produttiva inutilizzata. Un andamento più favorevole dell’attività si avrebbe se il prezzo del petrolio si mantenesse sui valori registrati negli ultimi giorni".

Secondo i principali osservatori, riporta Banca d’Italia, "un’inversione di tendenza dell’attività produttiva potrebbe verificarsi nella prima parte dell’anno; ne sarebbe tuttavia condizione necessaria un ritorno dell’accumulazione di capitale su valori positivi". Dati negativi anche per l’occupazione. In Italia è cresciuta nel terzo trimestre ma i dati preliminari di ottobre e novembre segnalano una ripresa dell’occupazione fragile. È quanto emerge dal bollettino economico della Banca d’Italia. Via Nazionale sottolinea che "nei mesi estivi del 2014 il numero di occupati è aumentato, seppur lievemente; dopo tre trimestri di sostanziale stagnazione il monte ore lavorate è tornato a crescere sia nell’industria in senso stretto sia nei servizi privati. Ciò nonostante - aggiunge - il tasso di disoccupazione è salito, spinto dall’incremento del tasso di attività.

La ripresa dell’occupazione rimane tuttavia fragile, come segnalato dai dati preliminari di ottobre e di novembre: le aspettative delle imprese circa l’evoluzione della domanda di lavoro nei primi mesi del 2015 continuano a essere negative".

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