Economia

Bmw, scossa verde e niente nozze

L'ad: "Quaranta modelli nuovi entro il 2018". Utile a 6,9 miliardi

Bmw, scossa verde e niente nozze

Monaco di Baviera Offensiva tedesca sul fronte della mobilità sostenibile e della guida autonoma. Dopo Volkswagen (30 modelli elettrici nel 2025) tocca a Bmw suonare la carica. Il gruppo bavarese - che include anche Mini, Rolls-Royce e Motorrad - è reduce da un 2016 ricco per gli azionisti (cedola di 2,3 miliardi) e con risultati record (ricavi in aumento del 2,2% a 94 miliardi, utile netto di 6,9 miliardi, +8%, liquidità a 13,17 miliardi, oltre 2,3 milioni i veicoli venduti).

I tedeschi, dunque, sono lanciatissimi sul tema delle motorizzazioni elettriche e ibride plug-in, la possibilità cioè di ricaricare dal garage il proprio autoveicolo a doppia motorizzazione. «Mobilità sostenibile e redditività accompagnano la nostra N.1 Next Strategy - precisa il capo azienda Harald Krueger -; Bmw è sempre stata un'impresa ambiziosa, e rimarremo tale. Ma adesso passiamo all'attacco: stiamo per dare inizio alla più grande offensiva di nuovi modelli della nostra storia: quaranta vetture lanciate da qui al 2018».

Ma la vera svolta è prevista nei prossimi anni, entro il 2025, quando il gruppo non contemplerà più veicoli funzionanti unicamente con motori tradizionali. «Tutti i modelli - spiega Krueger - avranno anche sistemi elettrici a 12 e 48 Volt per il recupero dell'energia. E lanceremo una Mini elettrica tra due anni». Al 2025 la quota delle vetture elettriche o elettrificate di Bmw Group sarà tra il 15 e il 25% del totale. Allo stesso tempo, l'azienda continua a lavorare anche sull'idrogeno.

E gli Usa? E i dazi sulle esportazioni dal Messico? Krueger, che ha incontrato il presidente americano Donald Trump, non ha mostrato preoccupazioni. «A Trump - ricorda - ho detto che gli Usa sono la nostra seconda casa e che stiamo per aumentare la produzione in Carolina del Sud. Diamo lavoro, in generale, a circa 70mila persone. Inoltre, dagli Usa esportiamo il 70% della produzione». Nessuna variazione, poi, ai piani messicani, dove Bmw sta costruendo un nuovo impianto.

Sul tema delle alleanze, il gruppo non sembra subire il contagio delle recenti nozze tra Psa e Opel.

«Restiamo indipendenti - ribadisce il membro del board, Ian Robertson - e continuiamo a collaborare con Psa e Toyota».

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